Medaglia d’oro per Torre: "Ma niente Olimpiadi"

Il canottiere viareggino ha conquistato il podio più alto degli Europei a Szeged. Però “i pesi leggeri“ non saranno nelle discipline ammesse ai Giochi di Parigi.

30 aprile 2024

TORRE DEL LAGO

È abituato a vincere. O quanto meno a frequentare assiduamente i tre gradini del podio delle competizioni internazionali di canottaggio a cui prende parte. Niels Torre, carabiniere viareggino di stanza nel centro tecnico di Sabaudia ma cresciuto nella Canottieri Viareggio, ex Berchielli, non ha alcuna intenzione di fermarsi: l’ultimo sigillo, il

titolo europeo del singolo, pesi leggeri.

Un’altra brillante vittoria, con un pizzico di amaro in bocca

"Una bella vittoria, sicuramente. Nella finale ho dato il massimo, sentivo che potevo far bene. L’amaro in bocca... certo capisco l’allusione al fatto che la prova del singolo pesi leggeri non è prevista nel programma olimpico, ma da tempo me ne sono fatto una ragione".

Cosa c’è dietro questi risultati?

"Passione e spirito di sacrificio, ma anche insegnanti, e qui voglio spendere una parola per Lelio Lunardini, mancato lo scorso anno, che sanno darti le dritte giuste per crescere. Senza dimenticare, ovviamente, il gruppo sportivo Carabinieri del quale faccio parte".

La parola sacrificio quali contenuti nasconde?

"Quando andavo a scuola al liceo scientifico e tecnologico ‘Galileo Galilei’, la mattina mi alzano presto: prima di entrare in classe, avevo già fatto minimo un’ora di allenamento. E anche nel pomeriggio, c’era una razione di lavoro, prima dello studio. Bisogna organizzarsi e credere in quello che si fa".

I risultati positivi hanno fatto il resto

"È chiaro che quando comincia ad ingranare e vinci competizioni importanti, ci prendi gusto. Mal’errore più grosso, sarebbe quello di sentirsi arrivati. Non è che se hai vinto una volta, devi abbassare l’intensità degli allenamenti: bisogna invece insistere per confermarsi e migliorare, senza mai porsi un limite a quel che potrai raggiungere".

Le Olimpiadi di Parigi le guarderai in tv

"Ci sono abituato, visto che proprio guardando le prove di canottaggio alle Olimpiadi di Pechino nel 2008 assieme a mia sorella Emma, più grande di me di due anni, ci siamo appassionati a quello sport, anche se ho avuto anche esperienze con l’atletica leggera".

Da cosa nasce cosa

"I miei genitori ci hanno detto ‘provate’ visto che a Viareggio c’è un club di grandi tradizioni con il canottaggio. Ed è andata bene, visto che anche mia sorella si è tolta parecchie soddisfazioni vincendo un titolo nazionale. Ora ha smesso, gioca a calcio nella formazione femminile del Blues Pietrasanta".

Per la liturgia del canottaggio sei un peso leggero (sotto i 72 chili e mezzo, ndr) ma in questo modo niente sogno olimpico anche in futuro?

"Per ora è così. Tanto più che il Comitato olimpico ha deciso che le prove dei pesi leggeri non saranno più ammesse ai Giochi, quest’anno c’è soltanto il due di coppia. Ma sarà l’ultima volta".

Il nuovo titolo europeo a chi lo dedichi?

"Alla mia ragazza, anche lei fa canottaggio con la squadra delle Fiamme Rosse (il centro sportivo dei vigili del fuoco) e ai miei

genitori che mi hanno seguito senza mai intromettersi nelle mie scelte".

Giol

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