Meraviglia d’argento con Filippo nel cuore

Quattro di coppia, l’impresa di Gentili, Rambaldi, Panizza e Chiumento per Mondelli, scomparso nel 2021: "Gliela avevamo promessa"

di ALESSANDRO TREBBI -
1 agosto 2024
Meraviglia d’argento con Filippo nel cuore

Quattro di coppia, l’impresa di Gentili, Rambaldi, Panizza e Chiumento per Mondelli, scomparso nel 2021: "Gliela avevamo promessa"

Sul podio erano in cinque, anche se una presenza non si vedeva. È un argento dalle mille emozioni quello conquistato dal quattro di coppia italiano nelle acque di Vaires sur Marne, medaglia inaugurale delle gare di canottaggio che non arrivava da 16 anni con questa imbarcazione. Argento preso dopo un duello tiratissimo per secondo e terzo posto con Polonia e Gran Bretagna, mentre davanti c’era l’imprendibile imbarcazione olandese, in testa dall’inizio alla fine. Erano in cinque perché oltre agli straordinari Giacomo Gentili, Luca Rambaldi, Andrea Panizza e Luca Chiumento c’era Filippo Mondelli, canottiere che con Gentili, Rambaldi e Panizza aveva vinto i Mondiali 2019 e si era qualificato a Tokyo 2020 ma che le Olimpiadi non ha mai potuto farle, stroncato da un osteosarcoma a soli 26 anni nel 2021.

"Sono tre anni che vogliamo dedicargli questa medaglia – la voce rotta dalle lacrime è quella di Andrea Panizza, l’amico di sempre – e finalmente ci siamo riusciti. Spero che da lassù sia fiero di noi".

Nella finalissima tutta europea ai 500 metri l’Italia è appena dietro l’Olanda assieme a Polonia e Gran Bretagna, tutte vicine. Gli orange aumentano l’intensità dei colpi allungando agli 800 metri, mentre a 700 dall’arrivo la Polonia attacca e supera gli azzurri. La reazione di Gentili e compagni arriva a tre quarti gara. Con l’Olanda ormai sicura dell’oro, le altre tre si avvicinano sul finale: gli azzurri salgono fino a 43 colpi al minuto e agguantano l’argento battendo la Polonia di una manciata di centesimi. Nell’esultare, tirano fuori una bandiera.

"La sua bandiera, quella di Filippo. I suoi genitori sono venuti fin qua a portarcela – racconta Luca Rambaldi – e hanno speso tanti soldi per sostenere noi e sostenere la sorella di Filippo, Elisa. Abbiamo mantenuto una promessa".

Quale? A spiegarlo Panizza e Gentili: "Gli avevamo promesso che avremmo vinto una medaglia alle Olimpiadi per lui. Non ci eravamo riusciti a Tokyo, ci siamo riusciti oggi ed è un argento bellissimo, non un oro perso".

Accanto alla loro, di promessa, anche quella della sorella Elisa, un patto con Filippo: avrebbe fatto le Olimpiadi al posto suo e così è andata, Elisa è nel team dell’otto femminile. Un argento che sa di emozioni ma anche di fatica, se è vero che Gentili, stremato dopo il podio, ha un mancamento e per un attimo deve sedersi, togliersi la divisa e prendersi qualche dose di zuccheri. Rimangono le lacrime, che appena si nomina Mondelli inumidiscono gli occhi di tutti i canottieri, anche di Chiumento che virtualmente ne ha raccolto il testimone, e l’orgoglio di una prestazione eccellente, nonostante il cambio di Rambaldi, passato al due di coppia e tornato al quattro solo negli scorsi mesi, nonostante il gps, rimasto spento proprio per una dimenticanza di Rambaldi, che ha dovuto gareggiare come ai tempi in cui la tecnologia non c’era, ‘a occhio’.

"Nell’ultimo quarto di gara abbiamo incrementato come sappiamo fare e ci siamo presi un argento che per noi vale oro. Per noi e per Filippo".

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