Modena A rilento o da record: partenze gialloblù

Quattro punti in altrettante gare, da quando la vittoria vale tre è già successo cinque volte ma ci sono stati anche avvii peggiori

3 settembre 2024
Modena A rilento o da record: partenze gialloblù

L’evidente delusione di Defrel e Gagno sabato scorso alla fine della partita persa dal Modena al ’Braglia’ contro il Cittadella, il secondo ko (fotofiocchi)

di Rossano Donnini

Si poteva fare di più: quattro punti dopo quattro partite sono pochi per un Modena che per come ha operato sul mercato coltiva giustificate ambizioni. Poche sono anche le reti fatte, solo quattro, come quelle subite, che invece sono un po’ troppe, visto che la porta di Gagno non è mai rimasta inviolata.

Dalla stagione 1994-95, quando sono stati introdotti i 3 punti per la vittoria, per 19 volte nei primi quattro turni il Modena ha fatto meglio, per cinque si è fermato a quattro punti e per altre cinque volte ha fatto peggio, questo senza considerare la stagione 2017-18, quando la squadra gialloblù prima di fallire perse tutte le gare disputate. L’en plein di punti, 12 in quattro partite, con otto reti fatte, record gialloblù uguagliato dopo quattro giornate, e appena una subita, il Modena lo ha raggiunto una volta sola, nel 2000-01 in serie C quando la ’Longobarda’ di Gianni De Biasi superò in successione 1-0 la Spal in casa, 2-0 l’Arezzo in trasferta, 3-1 il Lumezzane al Braglia e 2-0 il Cesena al Manuzzi, con le reti distribuite fra sei giocatori, due di Marco Veronese e Gianni Califano, una a testa di Andrea Fabbrini, Nicola Legrottaglie, Vito Grieco e Luca Ungari, In quello straordinario campionato, chiuso al primo posto con la promozione in B, le vittorie iniziali consecutive arrivarono addirittura a otto. Seguendo il calendario teorico 12 punti il Modena li avrebbe ottenuti anche la passata stagione con Paolo Bianco in panchina, ma il primo turno, vinto 1-0 in casa del Brescia, anziché in agosto venne posticipato al 24 ottobre.

Dopo aver battuto l’Ascoli, il Cosenza e il Pisa, la squadra gialloblù pareggiò a Piacenza contro il Fiorenzuola e il bottino dei primi quattro confronti effettivamente giocati risultò di 10 punti. Quota un po’ illusoria, perché il campionato prese poi un’altra piega e per salvarsi il Modena dovette sostituire Bianco con Bisoli, che chiuse al 10° posto. Sempre 10 punti, con otto reti all’attivo, cinque di Giancarlo Romairone, nelle prime quattro partite il Modena li conquistò anche nel 1995-96 in C con in panchina Carlo Regno, nel 2001-02 in B ancora con De Biasi con ancora otto reti fatte, di cui tre di Rubens Pasino, e nel 2018-19 in D con Luigi Apolloni. Nove teorici, perché la prima giornata si disputò solo in novembre e venne vinta 3-1 sul campo dell’Atalanta, ma sei effettivi perché dopo la sconfitta interna per 3-0 con il Milan arrivarono i successi per 2-1 all’Olimpico sulla Roma campione d’Italia e con il Torino al Braglia, seguiti dalla sconfitta sul campo del Chievo, la squadra gialloblù li agguantò nel 2002-03 in A, di nuovo con De Biasi.

Nove effettivi, invece, nel 2020-21 in C con Michele Mignani allenatore, quarto posto finale e promozione solo sfiorata ai playoff. Quattro punti come oggi nel 2003-04 in A con 16° posto finale e retrocessione fra i cadetti, nel 2004-05, 7° posto, nel 2006-07, 16°, nel 2009-10, 12°, sempre in B, e nel 2019-20, 9° posto in C. Precedenti poco incoraggianti, di campionati piuttosto anonimi, ma l’ultima promozione, dalla C alla B, il Modena l’ha conquistata nel 2021-22 con Attilio Tesser in panchina quando dopo quattro turni contava 6 punti, appena due in più di quelli raccolti dalla squadra di Bisoli. Che in questi giorni ha il suo daffare per trovare il modulo giusto e gli uomini più adatti a interpretarlo. Tempo da perdere non ce n’è molto, visti i precedenti a quattro punti dopo quattro partite. Urge un cambio di passo, già venerdì 13 a Cesena.

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