Modena, che tour de force. Cesena solo un ’assaggio’
Dopo il derby romagnolo di venerdì arriva la sorpresa Juve Stabia al ’Braglia’. Ma è ottobre a far paura: Samp, Catanzaro, Palermo, Sassuolo e Cremonese.
Si dice sempre che la sosta per gli impegni delle nazionali sia una boccata d’ossigeno e occasione per rielaborare pensieri, per quelle squadre che si sono svegliate col piede sinistro ad inizio campionato. Fermarsi per riflettere, insomma. C’è pure la teoria di chi crede che, invece, sia meglio continuare a giocare per rimediare immediatamente agli errori. Non sapremo mai dove stia la verità. Sapremo, però, come il Modena abbia cercato di sfruttare questi giorni e lo sapremo a Cesena dove l’atmosfera è già piuttosto calda con oltre 10.000 tagliandi strappati e con una stima di quasi 2.000 modenesi pronti ad approdare in Romagna. Nel recente passato (tralasciando quel playoff...) il ’Manuzzi’ è stato spesso teatro di momenti determinanti, in un senso o nell’altro.
Se si pensa al 2019, l’1-0 bianconero di novembre segnò l’ultima panchina di Zironelli (e, col senno di poi, causa pandemia, pure l’ultima di Perna in maglia canarina) e il successo esterno del 2021 firmato Bonfanti consentì alla squadra di Tesser di dare un senso ad un avvio complicato e di mettersi poi sulla strada di quelle 14 vittorie consecutive. Tornando all’attualità, Cesena sarà significativa per numerosi motivi.
Seppur a settembre, ci troviamo già di fronte ad un momento non banale del campionato, con un calendario che al Modena sorriderà in parte. Cesena, poi la sorpresa Juve Stabia, la Sampdoria, il Catanzaro in Calabria e i tre big match di fila con Palermo, Sassuolo e Cremonese.
Questo il cammino fino alla fine di ottobre, fase in cui la classifica inizia a delinearsi così come le ambizioni di diverse formazioni. Idem per i canarini, ora chiamati prima di tutto a dare una risposta rivelante e poi a migliorare sempre più nel gioco, anche perché il contesto costruito da Catellani lo richiede. Da Caso a Defrel, da Pedro Mendes a Palumbo, fino a Di Padro, Caldara e Idrissi. Le carte ci sono tutte, le potenzialità anche. E all’alba di questo calendario così duro, una bella dose di personalità non deve mai guastare. Se la storia qualcosa può insegnare, di tanto in tanto, se il Modena propone l’atteggiamento iniziale di 3 partite su 4 (Frosinone la si può escludere) nella bolgia del Manuzzi sarà dura uscirne con le idee chiare. Quelle stesse idee che la pausa, è l’augurio, in teoria dovrebbe aver messo più o meno in ordine. La scelta del modulo, degli uomini e della proposta. Passa tutto dal prossimo mese di campionato.
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