Modena, la crisi in numeri. I gol presi sono raddoppiati
La stagione scorsa con Bianco a quest’ora erano stati otto contro i sedici attuali. Urge una svolta già domani con la Cremonese, la classifica non aspetta più. .
Dieci partite. Sono quasi un terzo del campionato, quindi è lapalissiano affermare che siamo ancora lontani dal momento in cui i giochi si potranno dire fatti. Tutto vero, tanto che nel dopo gara del Mapei mister Bisoli ha detto che la classifica lui non la guarda, ma dal nostro punto di vista invece la cominciamo ad osservare con un pizzico di preoccupazione.
La gara di domani con la Cremonese al ’Braglia’, tutt’altro che facile con i grigiorossi che con la gestione Corini hanno messo in carniere sei punti in due gare, deve però rappresentare una piccola svolta in graduatoria, perchè se è vero che siamo ancora lontani dal traguardo finale, lo è altrettanto che le giornate passano e che questo traguardo lentamente comincerà ad avvicinarsi. E la storia insegna che il rimandare a domani, nel campionato di Serie B, finisce per generare sgradire sorprese. Quasi inevitabile il raffronto con le prime dieci giornate della scorsa stagione, nella quale a questo punto la squadra aveva cinque punti in più, e che soprattutto aveva subito esattamente la metà delle reti, otto contro le sedici di oggi. Un raffronto che può allarmare, ma allo stesso tempo va riconosciuto che lo scorso campionato, partito decisamente meglio di quello di oggi, subì per il Modena una preoccupante flessione nel girone di ritorno che portò all’esonero di Bianco e all’inizio dell’era Bisoli. Tornando ai numeri di oggi, continuano a preoccupare le sedici reti subite (nove nelle ultime quattro gare) da una squadra che ha al timone un allenatore che ha sempre avuto nella cura della fase difensiva il suo cavallo di battaglia.
Soprattutto se si pensa che le assenze con cui ha a che fare l’allenatore di Porretta, al di là di Ponsi e di Pergreffi, sono praticamente tutte concentrate nel reparto offensivo della squadra. Un attacco che comunque, rispetto a un anno fa, ha messo a segno cinque reti in più, 14 contro 9, ma che nelle tre occasioni in cui ha messo a segno due reti in una singola gara non è bastato a portare a casa i tre punti. Insomma, la classica coperta corta. Ora il Modena ‘deve’ ripartire, e non tanto da questo derby nel quale è uscita sconfitta da un Sassuolo che ha dimostrato, se mai ce ne fosse bisogno, che da qui alla fine ha tutte le carte in regola per far pagare a chiunque salati pedaggi, vista la forza di una rosa di categoria superiore. La squadra, sulla carta, è certamente la più competitiva degli ultimi anni: Bisoli non si stanca di ripetere che vorrebbe avere la possibilità di allenarla tutta, cosa che non avviene fin dal ritiro di Fanano. Intanto si sono rivisti, sia pure per uno spicchio di partita, Defrel e Caso; l’importante che per loro sia l’inizio di una crescita costante di condizione e non di un’altra apparizione che preluda a un nuovo stop. Si dice che dopo una sconfitta la cosa ideale sia tornare in campo al più presto. E domani sera l’occasione c’è.
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