Modena Quei fischi e una classifica da guardare

Bollettino dei naviganti dopo la terza di ritorno. Intanto una domanda: ha senso guardare la classifica a quindici partite dalla...

di ALESSANDRO BEDONI
20 gennaio 2025

Bollettino dei naviganti dopo la terza di ritorno. Intanto una domanda: ha senso guardare la classifica a quindici partite dalla fine ? Ci sono diverse correnti di pensiero, noi siamo per una risposta affermativa. Non tanto per sognare od allarmarsi, ma per un sano esercizio di realismo, giusto per tenere sempre la barra a dritta cercando di evitare le tempeste.

Premesso ciò, la gara di sabato pomeriggio contro il Frosinone, graduatoria alla mano, anche a distanza di un giorno conserva il sapore amaro delle occasioni perdute. Ha ragione da vendere Fabio Gerli: non solo non ha accampato scuse, ma ha detto chiaro e tondo che quando riesci a sbloccare una partita del genere ed hai di fronte un avversario in difficoltà e sotto di un uomo, il problema non si è palesato sull’ 1 a 1, ma quando la squadra era ancora in vantaggio. Perchè una gara così puoi anche non chiuderla col secondo gol, ma la devi controllare e portarla a casa, col minimo scarto, ma a casa.

Parole sagge e realistiche: va bene che il calcio non è una scienza esatta e quindi tutto può succedere, ma questo pari con i ciociari è stato duro da digerire anche per il pubblico del Braglia, che per la prima volta in questa stagione ha manifestato con fischi di discreta sonorità tutto il suo dissenso.

E torniamo alla classifica, i cui numeri dicono che il Modena, a quota 26, è sempre non lontano dalla zona playoff, tre punti, ma la verità è che questa zona per i gialli è un territorio ancora inesplorato; di contro i canarini hanno mantenuto un vantaggio di cinque lunghezze sulla zona pericolosa. Numeri ancora non tali da portare in stato di allerta, ma che comunque dicono che quel salto di qualità che si auspica da tempo non arriva.

La gestione Mandelli, guardata nel suo insieme, con nove risultati utili su dieci gare, non si può certo definire deficitaria, visto che viaggia con una media di un punto e mezzo a partita: ma proprio per questo, con i soli tre punti portati a casa nelle ultime quattro giornate, è impossibile non avere qualche rimpianto. Bastavano ad esempio i due punti lasciati per strada sabato pomeriggio per certificare, a livello psicologico, una situazione che poteva proiettare la squadra verso i prossimi non facilissimi impegni di Cremona ed in casa con il Mantova con un maggiore tasso di tranquillità.

Il dato che però, consentiteci, lascia più perplessi, è che questo Modena sinora non ha mai vinto con le squadre che la seguono in graduatoria: ovvio che parlare a gennaio di scontri diretti e classifiche avulse appare quanto meno azzardato, ma mai dire mai, vedi il campionato dell’anno scorso in cui, in modo alla fine inaspettato, questi discorsi sono diventati di attualità nelle ultime giornate di un campionato sempre infido e traditore come quello di Serie B.

Ma quello che è passato è passato e la barca deve andare avanti, procrastinando il meno possibile l’arrivo del primo hurrà del 2025. Magari anche con un occhio al mercato che termina giusto tra due settimane: non c’è assolutamente bisogno di fare rivoluzioni, ma qualche aggiustamento (vedi esterni) ci potrebbe stare.

In foto: Zaro e Mendes.

Alessandro Bedoni

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