Modena Zaro e la dinastia dei difensori goleador

Autore del 2-2 a Cesena, il centrale ha dimostrato più volte di saper segnare. Nella storia gialloblù tanti i precedenti, anche a doppia cifra .

di ROSSANO DONNINI -
17 settembre 2024
Modena Zaro e la dinastia dei difensori goleador

L’esultanza di Giovanni Zaro dopo. il pari allo stadio ’Manuzzi’ (fotofiocchi)

Un’arma in più, ovvero il difensore goleador che ti toglie le castagne dal fuoco. Come Giovanni Zaro, autore del 2-2 del Modena a Cesena. Una partita che i gialloblù di Pierpaolo Bisoli non meritavano di perdere, ma senza la rete dell’aitante centrale sarebbero tornati a casa a mani vuote.

Zaro non è nuovo a queste prodezze, la scorsa stagione è andato a segno 3 volte, a Brescia, a Como e al Braglia contro il Sudtirol. Nel Modena ha sempre fatto gol: nel 2019-20 al Ravenna, nel 2020-21 all’Arezzo, sempre in C. Nell’ultima delle due stagioni trascorse nel Sudtirol prima del ritorno in gialloblù aveva firmato 5 reti fra i cadetti. Anche il suo compagno di reparto Antonio Pergreffi ha dimostrato di avere una certa confidenza con il gol, 3 nel 2020-21, 2 nel 2021-22, sempre in C, e 2, nel 5-1 sul Como, nel 2022-23 in B. Solo la passata stagione è rimasto a secco. Poca roba i gol di Zaro e Pergreffi se confrontati con le 11 reti del terzino sinistro Cosimo Corallo nel 1979-80, quando il Modena vinse il campionato di C2. Proveniente dall’Anconitana, Corallo firmò ben tre doppiette, nel 2-1 in casa del Padova rivale diretto, nel 3-0 sul Conegliano e nel 3-0 sul Bolzano. Solo Stefano Cuoghi con 12 reti segnò di più fra i gialloblù. Nel successivo campionato di C1 Corallo si fermò a 5 gol prima di essere ceduto al Vicenza. Dopo di lui il difensore del Modena che ha segnato più reti in un solo campionato è stato Arturo Silvestri, terzino destro che nel 1949-50 in B andò a segno 7 volte, sei su punizione.

’Sandokan’, come era soprannominato, la stagione successiva passò al Milan con il quale vinse due scudetti e debuttò in nazionale. A sei reti sono arrivati Maurizio Vincioni nel 1998-99 in C1 e Paulo Azzi nel 2021-22 in C. Vincioni, difensore centrale voluto dall’allenatore Paolo Stringara, 4 delle sue reti le fece su rigore ma proprio dal dischetto fallì nei playoff contro il Lumezzane, errore che costò a lui e a Stringara la permanenza in gialloblù. Azzi, arrivato come ala tornante e trasformato in terzino, diventò un’arma devastante a disposizione di Attilio Tesser. A cinque reti sono arrivati, oltre a Corallo, Lamberto Giorgis nel 1961-62 in B, Giuseppe Longoni nel 1964-65 sempre fra i cadetti e Gabriele Matricciani nel 1974-75 in C. Giorgis poteva giostrare da libero, stopper e mediano marcatore, la sua specialità era il colpo di testa e di testa realizzò nella stagione successiva la sua rete più celebre, nel 2-2 contro il Milan campione d’Italia. Il terzino sinistro Longoni nel 1963-64 in A realizzò la rete del definitivo 4-3 sulla Spal al Braglia, l’annata seguente in B Maino Neri, che l’aveva avuto nelle giovanili dell’Inter, lo impiegò pure da ala, ma 4 delle 5 reti le firmò da terzino. Matricciani, altro terzino sinistro, i suoi cinque gol li mise a segno tutti al Braglia. A quattro reti è arrivato due volte il terzino Juri Tamburini, nel 2005-06, quando realizzò una doppietta nel 2-1 interno sul Catania, e nel 2006-07 con un’altra doppietta nel 5-2 di Pescara. Quattro reti sono anche il bottino del terzino Angelo Lodi nel 1971-72 in C e del libero Angelo Aimo nel 1988-89 in C1.

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