Mondiali di rugby 2023, Italia-Namibia: la formazione azzurra

Sabato alle 13 il debutto della manifestazione iridata. Stella annunciata della squadra è il folletto Ange Capuozzo

di DIEGO FORTI
8 settembre 2023
Allan sostenuto da Capuozzo contro il Giappone (Foro Diego Forti)

Allan sostenuto da Capuozzo contro il Giappone (Foro Diego Forti)

Saint Etienne, 8 settembre 2023 – Sabato (il via alle 13) è il grande giorno degli azzurri. L’Italia, contro la Namibia, sarà la seconda squadra a scendere in campo dopo il match inaugurale della Rugby World Cup 2023 tra Francia e Nuova Zelanda in programma venerdì sera.

A Saint Etienne la formazione degli azzurri incaricata di sfidare (e battere) la Namibia, in pratica, ricalca quella vista a Treviso contro il Giappone, battuto 42-21 nell’ultima partita di preparazione al Mondiale. Insomma nessun inserimento a sorpresa da parte dell’allenatore Kieran Crowley. Stella annunciata della squadra il folletto Ange Capuozzo: scatto, imprevedibilità, talento a fronte di un fisico minuto e non solo per il mondo del rugby. Si aspettano grandi cose da lui, speriamo che alla resa dei conti le richieste non si trasformino in un peso eccessivo.

Altri nomi su cui fare affidamento sono quelli del pilone Ferrari e della seconda linea Ruzza, esperti e irriducibili. E fra i trequarti oltre a Capuozzo? In primis c’è il figliol prodigo Monty Ioane (australiano equiparato) fuggito dall’Italia mentre militava nel Benetton poi recentemente rientrato nei ranghi, ma solo quelli azzurri, a dar manforte per il Mondiale. Il talento non gli manca, vedremo come se la cava con la concentrazione. Anche Paolo Garbisi e Tommaso Allan hanno le qualità per farsi valere. Nelle dichiarazioni di Crowley si tratta di due aperture che tuttavia possono giocare sia estremo sia centro. Giocatori eclettici insomma, come si vede scorrendo la formazione: Allan n.15, anche se a Perpignan (dove tornerà a giocare quest’anno) contano su di lui come apertura, e Paolo Garbisi n.10, mentre a Montpellier, club francese in cui milita, occupa prevalentemente la posizione di centro. Non proprio la stessa cosa se vogliamo, ma tant’è…

Per altro di certezze il nostro ct ne ha sempre fornite poche. Di sicuro ha fatto di tutto, anche attraverso esclusioni eccellenti (vedi un campionissimo come Parisse), per farsi amare dai giocatori del suo cerchio magico. Speriamo che in campo lo ripaghino anche se il buon Kieran, come noto, verrà sostituito dall’argentino Gonzalo Quesada giusto alla fine del Mondiale. E purtroppo non sempre l’allenatore licenziato, specie se a sorpresa come nel caso di Crowley, conserva il carisma sufficiente per guidare la truppa.

La formazione dell’Italia

15 Tommaso Allan (Perpignan, 75 caps), 14 Ange Capuozzo (Stade Toulousain, 12 caps), 13 Juan Ignacio Brex (Benetton, 26 caps), 12 Luca Morisi (svincolato, 47 caps),11 Montanna Ioane (Lione, 21 caps),10 Paolo Garbisi (Montpellier, 27 caps), Stephen Varney (Gloucester, 21 caps), 8 Lorenzo Cannone (Benetton, 12 caps), 7 Michele Lamaro (Benetton, 29 caps,capitano), 6 Sebastian negri (Benetton, 48 caps), 5 Federico Ruzza (Benetton, 45 caps), 4 Dino Lamb (Harlequins, 3 caps), 3 Simone Ferrari (Benetton, 47 caps); 2 Giacomo Nicotera (Benetton, 15 caps), 1 Danilo Fischetti (Zebre, 33 caps).

In panchina: 16 Epalahame Faiva (svincolato, 7 caps), 17 Ivan nemer (Benetton 13 caps), 18 Marco Riccioni (Saracens, 22 caps), 19 David Sisi (Zebre, 28 caps), 20 Manuel Zuliani (Benetton, 13 caps) 21 Martin Page-Relo (Lione, 2 caps), 22 Paolo Odogwu (Benetton, 3 caps) 23 Pierre Bruno (Zebre, 13 caps).

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