Novellino dieci anni dopo: "I playoff bruciano ancora"

Nel giugno 2014 la sfortunata semifinale contro il Cesena allenato da Bisoli: "Lui in panchina è una scelta oculata. In quella stagione giocavamo il calcio migliore".

10 giugno 2024
Novellino dieci anni dopo: "I playoff bruciano ancora"

Novellino dieci anni dopo: "I playoff bruciano ancora"

di Alessandro Bedoni

Giusto dieci anni fa, giorno più o giorno meno, il Modena giocava una semifinale playoff contro il Cesena. Non andò bene, ma i canarini, come tanti ricordano, dovettero cedere le armi dopo due gare belle e particolarmente sfortunate. Al timone dei gialli Walter Novellino, che ricorda quei giorni.

Mister, una ferita ancora aperta...

"Ha detto bene, per me lo è davvero. Giocammo la gara di andata molto rimaneggiati, mancavano Babacar, Rizzo, Granoche e al Braglia perdemmo immeritatamente, quello fu il rimpianto maggiore. Fummo ancora più jellati nel ritorno al Manuzzi, se quel tiro di Babacar dopo due minuti invece di colpire la traversa fosse andato dentro sarebbe cambiato tutto, ne sono convinto. Dopo che facemmo l’1 a 1 con Manfrin, loro si spaventarono e cominciarono a buttare il pallone in tribuna. Peccato, se fossimo andati in finale il Latina ce lo saremmo divorati, venivamo da un girone di ritorno fantastico e, a detta di tanti, giocavamo il miglior calcio della serie B".

La curiosità è che sulla panchina di quel Cesena c’era Pier Paolo Bisoli, che ora guida i canarini.

"Scelta oculata, conosce bene il calcio ed è una brava persona. Tutto quello che ha fatto nel nostro mondo se lo è meritato, senza aiuti di nessuno".

Qualcuno obietta che il suo è un calcio troppo difensivistico.

"Ma non scherziamo, basta con questi luoghi comuni. Bisoli sa quello che fa, è un allenatore pratico, aggiornato e conosce come pochi la categoria. Non si vincono i campionati per caso. È ovvio che poi alla fine quelli che fanno la differenza sono i giocatori, ma la base del Modena è buona".

Ha seguito il Modena nella scorsa stagione?

"Con molta attenzione, era partito bene poi qualcosa si è inceppato. Bianco? Ci sono state partite nel girone di ritorno in cui le cose non gli hanno girato nel verso giusto, e alla fine ha pagato per tutti".

Ha conosciuto Carlo Rivetti? "Sì, a Perugia. Persona straordinaria. E poi..."

Poi?

"Ve lo devo dire, sono quindici anni che vesto solo Stone Island. Ma tutta roba che compro regolarmente e che pago. Diciamo che sono un testimonial un po’... atipico sotto questo punto di vista".

Cosa porta nel cuore dei suoi due anni a Modena?

"Tanto, tantissimo. Per il calcio ho girato tante città ma poche mi sono rimaste nel cuore come Modena. Amo la vostra città, amo la vostra gente, torno sempre volentieri. E il pubblico è uno dei migliori che abbia mai incontrato, il prossimo anno mi piacerebbe venire al Braglia per vedere una partita. Credo proprio che lo farò".

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