Olimpiadi Parigi 2024, inchiesta sul lavoro nero nei cantieri. Perquisizioni nella sede del comitato organizzatore
Dieci operai africani hanno denunciato i colossi dell’edilizia in quanto sarebbero stati impiegati nei cantieri senza contratto né busta paga
Parigi, 20 giugno 2023 – Una perquisizione della brigata finanziaria della polizia francese è in corso nella sede dell'organizzazione delle Olimpiadi di Parigi 2024. Lo si apprende da Rmc Sport. Gli agenti stanno esaminando e sequestrando documenti. Le verifiche sono in corso in diversi siti olimpici oltre al Comitato organizzatore, la cui sede sorge a Saint-Denis, a nord della capitale. Le forze dell’ordine – come dichiarato dalla Procura finanziaria nazionale, sono al lavoro anche nella sede della società incaricata di costruire le infrastrutture olimpiche (la Solideo).
Confermando in parte un articolo di France Televisions, i magistrati hanno spiegato che le perquisizioni sono effettuate nell'ambito di due indagini preliminari avviate nel 2017 e nel 2022 per sospetto di assunzioni illegali e favoritismi. Entrambe riguardano contratti assegnati nell'ambito dell'organizzazione dei Giochi.
Secondo quanto si apprende da fonti vicine all’inchiesta, il tutto è nato da dieci operai africani che avrebbero lavorato senza documenti nei cantieri delle Olimpiadi di Parigi 2024 e che hanno portato in tribunale diversi giganti dell'edilizia, chiedendo tra l'altro il "riconoscimento" del loro lavoro. La citazione a comparire davanti al tribunale del lavoro (Conseil des prud'hommes) riguarda quattro colossi del settore - Vinci, Eiffage, Spie Batignolles e GCC, i principali appaltatori dei futuri siti olimpici -, nonché otto subappaltatori che hanno impiegato direttamente questi lavoratori africani, molti dei quali provenienti dal Mali.
I dieci operai, che nel frattempo sono stati regolarizzati e che da diversi mesi denunciano il loro "sfruttamento" in questi cantieri, dove hanno lavorato senza contratto di lavoro né busta paga, chiedono il "riconoscimento di un contratto di lavoro", ha spiegato Richard Bloch, un sindacalista che li ha accompagnati nel processo di regolarizzazione. Nella richiesta depositata il 31 marzo, il sindacato e i lavoratori chiedono anche il pagamento degli "arretrati" dei salari non pagati, il riconoscimento del "licenziamento senza una causa reale e seria" e la "responsabilità dei capi del progetto" quanto all'impiego di lavoro irregolare. Un anno fa, la procura di Bobigny, vicino a Parigi, aveva aperto un'indagine preliminare per "lavoro nero" e "impiego di stranieri senza documenti in una banda organizzata" dopo che i controlli avevano individuato diversi lavoratori clandestini in un cantiere olimpico.
Questa mattina, il Comitato organizzatore (Cojo) aveva annunciato che era in corso una perquisizione nella sede, senza specificare su cosa si stesse indagando. A quattordici mesi dai Giochi Olimpici del 2024, il Cojo sta "cooperando pienamente con gli investigatori per facilitare le loro indagini", ha aggiunto il comitato. Secondo una fonte vicina alle indagini, le perquisizioni sono state effettuate dall'Oclciff (Ufficio centrale per la lotta alla corruzione e ai reati finanziari e fiscali) e dal Brde, la brigata finanziaria della polizia giudiziaria di Parigi.
Il Cojo è stato costituito come associazione ai sensi della legge del 1901. La Corte dei conti sta monitorando da vicino le sue attività e pubblicherà a breve una relazione. Nell'aprile 2021, due rapporti dell'Agenzia francese anticorruzione (Afa) sull'organizzazione dei Giochi olimpici avevano evidenziato "rischi di violazione della probita'" e "conflitti di interesse", danneggiando l'immagine dei Giochi olimpici "esemplari" voluti dal capo del Comitato organizzatore, Tony Estanguet.
I due primi rapporti, consegnati all'inizio del 2021 e di cui Le Canard Enchainè aveva già parlato quasi un mese fa, sono dedicati allo stesso Comitato Organizzatore (Cojo) e a Solideo, la società pubblica incaricata di costruire le varie sedi dei Giochi. Gli ispettori dell'Afa hanno riscontrato che la procedura generale di appalto era "imprecisa e incompleta" e hanno sottolineato che vi erano "talvolta situazioni di potenziali conflitti di interesse non controllati".