Pecco d’America, scossa al Mondiale. La prima vittoria vale doppio. Marc spreca tutto, Alex è in vetta

Austin, Marquez scivola sul cordolo, cade e la sua Ducati diventa inguidabile. Bagnaia va in testa e scappa "Ho sofferto tanto ma questo risultato è fantastico". Per lui è il successo numero 40 (in tutte le classi).

di RICCARDO GALLI
31 marzo 2025
Francesco Bagnaia, 28 anni, festeggia la prima vittoria stagionale. Il pilota piemontese risale a -12 dalla vetta del campionato

Francesco Bagnaia, 28 anni, festeggia la prima vittoria stagionale. Il pilota piemontese risale a -12 dalla vetta del campionato

Pecco è tornato. Sorride, vince e nei suoi occhi si riaccende la luce di chi vuole solo e soltanto una cosa: riprendersi il Mondiale. E diciamolo subito: la vittoria di Bagnaia è una vittoria pesante. Pesantissima. Meritata. Certo, se Marquez non avesse fatto quello che ha fatto (e non è da lui), cavalcando un cordolo e finendo a strisciare sull’asfalto beh... ci siamo capiti.

Detto ciò la vittoria della Ducati di Bagnaia è una scossa preziosa allo spettacolo della MotoGp, anche perché – errore di Marc a parte – il feeling fra Pecco e la Desmo 2025, ha dato segnali più che positivi. Pecco, insomma, è tornato davvero. E il Mondiale non sarà solo una discesa libera marchiata Marquez. L’incubo è finito. Il Mondiale di Pecco inizia ad Austin. Con il ko dello Sceriffo e il volo di Nuvola Rossa.

"Ho urlato come un matto nel giro di rientro – sorride Bagnaia –. E’ una soddisfazione enorme tornare sul gradino più alto del podio". "Mi sento bene – aggiunge –, sono felice. Anche perché ho sofferto tanto e questa vittoria è un segnale che volevo, cercavo e aspettavo da tempo. E’ fantastico e vi assicuro che tenere a bada Alex non è stato semplice". Pecco con il trionfo americano ha raggiunto quota 30 vittorie nella classe regina del Motomondiale e quota 40 in tutte la classi.

La gara. Sono sufficienti sei, sette, giri perché il trenino dei piloti inizi a sgranarsi in modo netto. Marc vola e allunga senza pietà su Pecco che a sua volta punta a sganciare Alex Marquez. Poi – a distanza di sicurezza (per Alex) ecco Di Giannantonio e Morbidelli.

Sembra l’inizio del Gp della noia. Sbagliato, perché Marquez (sì, proprio lui) sbaglia, ’taglia’ e transita su un cordolo e vola a terra. Boom: Ducati che perde pezzetti (cupolino, leva del freno e pedanina) e Marc che prova a ripartire ma la moto è inguidabile. Il ritiro diventa inevitabile. Bagnai legge dell’out di Marquez sulla lavagna esposta al muretto e da quel momento il suo Gp delle Americhe diventa una passeggiata. Distacco che cresce su Alex Marquez e la sua Ducati Gresini. E la coppia dei ragazzi di Valentino (con le Desmo del Vr46) felici e contenti, ma praticamente impossibilitati a portarsi a ridosso della coppia Pecco-Alex.

Già, Alex che grazie al secondo posto di Austin, è da ieri il nuovo leader della classifica mondiale. Applausi a Nadia e a tutto il team Gresini che continua a fare la differenza.

Dietro alla zona podio vanno accesi i riflettori su almeno un paio di situazioni: la rimonta show di Bezzecchi che per l’Aprilia vale autostima e fiducia. La cattiveria di Miller che fa sognare la Yamaha satellite del team Pramac.

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