Rugby Sei Nazioni, Italia-Scozia, chance capitale per gli azzurri: orario e dove vederla in Tv
All’Olimpico il penultimo atto del torneo: gli azzurri contro una nazionale che storicamente possiamo battere, ma che ha raccolto sin qui meno di quanto meritato. Esordio per il figlio d’arte Lynagh, Quesada vuole contenere il gioco al largo di Van Der Merwe e compagni

La seconda linea Niccolò Cannone al rientro nella formazione titolare (Foto Diego Forti)
Roma, 8 marzo – Torna il 6 Nazioni, penultimo atto. Si parte con Italia-Scozia, inizio domani, sabato, alle 15.15 stadio Olimpico di Roma (diretta SKY e Cielo). A seguire, Inghilterra-Irlanda alle 17.45 in quel di Twickenham. La giornata si concluderà domenica con Galles-Francia alle 16. Per noi e per la Scozia si tratta di una specie di derby. Noi sappiamo che il XV del Cardo, per tradizione e potenzialità, è quello più alla nostra portata. Infatti in questi lustri di 6 Nazioni li abbiamo comunque battuti 7 volte. Per non dire della beffa/umiliazione inflitta loro nella partita dell’italico debutto nel 6 Nazioni: 34 a 20, Roma 5 febbraio 2000. In pratica gli scozzesi sono sempre rimasti (quasi) alla nostra portata, mentre le altre squadre ci hanno concesso solo poche briciole, l’Inghilterra nemmeno quelle. Nell’immaginario collettivo di noi italiani, la Scozia è la squadra da battere per evitare il “cucchiaio di legno”, una squadra alla nostra portata anche se forte di un palmares decisamente prestigioso: 24 vittorie assolute nel Torneo con 3 grandi Slam ad impreziosire l’albo d’oro. Successi prestigiosi sì, ma datati con l’ ultima vittoria risalente al 1999. Giusto l’anno prima dell’ingresso dell’Italia nella manifestazione.
In ogni caso, alla luce dell’andamento dell’attuale 6 Nazioni la Scozia è decisamente qualcosa di più che una squadra di seconda fascia. Infatti ha avuto la meglio sul Galles 27-26 (a Cardiff), sull’Inghilterra 30-21 (a Edimburgo) e, se arbitro e Tmo non avessero pasticciato negando una meta evidente, si sarebbe imposta anche sulla Francia a Edimburgo dove invece uscita battuta 16-20. In pratica, a patto di battere l’Italia all’Olimpico, può ancora giocarsi la vittoria nel Torneo contro l’Irlanda il prossimo 16 marzo a Dublino nella giornata conclusiva del Torneo. Uno stimolo ulteriore senza ombra di dubbio, ma anche una pressione non indifferente che potrebbe avvantaggiare gli Azzurri. Infatti gli scozzesi che sanno di disporre di una linea arretrata poderosissima specie con l’ala sud africana equiparata Van Der Merwe (vanta 5 mete, 3 contro l’Inghilterra), quasi sicuramente proveranno a sopraffarci. Una tentazione grande viste anche le capacità e l’inventiva della loro apertura-giocoliere Finn Russell (al momento considerato top player nel ruolo in Europa), tuttavia foriera di un eccesso di sicurezza che potrebbe infrangersi contro la nostra difesa, rivelatasi straordinaria contro la Francia. L’allenatore azzurro Quesada ha spiegato di aver studiato i nostri avversari predisponendo delle soluzioni tattiche specifiche per contenere il loro gioco al largo. Sotto il profilo degli uomini ha optato per schierare all’ala un’esordiente assoluto ovvero Louis Lynagh, figlio d’arte della straordinaria apertura australiana Michael ma italiano al 100% essendo nato a Treviso 23 anni fa. Grazie a questo questo inserimento il nostro CT ha recuperato tra i centri Menoncello (al posto di Mori, comunque in panchina in una combinazione che prevede 5 avanti e 3 trequarti). Nessuna variazione in mediana, anche se vale la pena sottolineare assieme a quella di Garbisi la conferma dal primo minuto di Page-Relo (in forza al Lione) dimostratosi più rapido e incisivo di Varney. Per quello che riguarda gli avanti due i rientri più una conferma. Riprendono il loro posto, dopo gli infortuni che li avevano costretti a rinunciare alla partita contro la Francia, Negri in terza linea e Niccolò Cannone in seconda. Confermato invece nel ruolo di terza linea centro Ross Vintcent, con Lorenzo Cannone sì recuperato dagli acciacchi fisici, ma almeno all’inizio del match destinato alla panchina.
Le formazioni
Italia: Ange Capuozzo, 14 Louis Lynagh, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Andrea Zambonin, 20 Lorenzo Cannone, 21 Stephen Varney, 22 Leonardo Marin, 23 Federico Mori
Scozia: 15 Blair Kinghorn, 14 Kyle Steyn, 13 Huw Jones, 12 Cameron Redpath, 11 Duhan van der Merwe, 10 Finn Russell (cc), 9 George Horne, 8 Jack Dempsey, 7 Rory Darge (cc), 6 Andy Christie, 5 Scott Cummings, 4 Grant Gilchrist, 3 Zander Fagerson, 2 George Turner, 1 Pierre Schoeman
A disposizione: 16 Ewan Ashman, 17 Alec Hepburn, 18 Elliot Millar-Mills, 19 Sam Skinner, 20 Jamie Ritchie, 21 Matt Fagerson, 22 Ali Price, 23 Kyle Rowe
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