Se il ’bomber’ non è punta. Eccezioni Modena e Pisa
In B le uniche due squadre in cui non sono gli attaccanti ad andare di più in rete. Nei gialli Palumbo il più prolifico: ha firmato il 18,9% delle marcature dei canarini. .
Meglio la famosa cooperativa del gol o un giocatore che in campionato ti garantisce almeno la doppia cifra o anche qualcosa di più? Domanda dalla risposta non facile, soprattutto se ti imbatti in chi afferma che per fare bene in un campionato devi in prima battuta avere una difesa ai limiti dell’impenetrabile.
Ma qui proviamo a parlare di attacchi, e allora ci siamo divertiti a cercare, a quattro partite dal termine della stagione regolare, se nella Serie B di questa stagione è prevalso il concetto di poche reti per tanti o viceversa di molti gol per pochi. In effetti è una matassa non facile da dipanare, perchè non è detto che la regola valga per tutti. Potrebbe esserlo ad esempio per il Venezia, che ha iscritto tra i marcatori soltanto dodici calciatori ma che ha, nella figura del finlandese Pohjanpalo, il capo cannoniere dei cadetti con 21 reti. E a parti invertite per il Pisa, che ha mandato in rete ben diciannove giocatori ma che ha in Valoti, che non è un attaccante, il suo bomber principe con 10 marcature all’attivo.
Ai nerazzurri si può paragonare il Modena, unica altra compagine del campionato che ha un giocatore non prettamente offensivo come miglior fromboliere, leggi Antonio Palumbo (in foto con i compagni) con sette centri di cui cinque dal dischetto. Ci sono poi squadre, tanto per dire che nel calcio i numeri dicono parecchio ma non proprio... tutto, che hanno mandato in rete un buon numero di giocatori ma che hanno allo stesso tempo un bomber da doppia cifra. È il caso ad esempio del Catanzaro, tredici marcatori e un giocatore con altrettante reti come Iemmello, senza dimenticare che l’ex punta del Sassuolo è seguito, nella rosa giallorossa, da altri due compagni di squadra entrambi a quota 10.
La squadra che, seguendo questi ragionamenti, è messa maluccio è il Lecco, tanto per ribadire che anche la classifica alla fine non mente: i blucelesti hanno iscritto dodici giocatori nella lista dei marcatori, ma il migliore, Buso, ha ‘soltanto’ 8 centri all’attivo. Interessante poi vedere in che percentuale, sulla cifra complessiva delle reti segnate da una squadra, ha inciso il suo miglior realizzatore. In testa a questa particolare classifica c’è Tutino del Cosenza, che con i suoi 16 gol sui complessivi 39 dei silani, ha siglato il 41% delle reti, davanti a Casiraghi del Sudtirol al 37,5%, 15 marcature sulle 40 degli altoatesini, prossimi avversari del Modena.
A proposito dei gialli, Palumbo ha siglato il 18,9 per cento dei gol del Modena: peggio, per percentuale di incisività, Girma della Reggiana (che è il bomber con meno reti in una singola squadra, soltanto 6) col 17,6% e La Mantia della Feralpi al 17,5%. Numeri che sono quasi soltanto un gioco e che suscitano curiosità: perchè alla fine, l‘unica cifra che conterà per davvero sarà quella che indicherà i punti in classifica da qui alla fine della stagione.
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