Serenità e cenni di intesa fra i giocatori, l’allenatore studia l’undici migliore: stop ad ansie e timori nell’ultima seduta di ieri. Rifinitura tra i sorrisi per stemperare la tensione
L'articolo descrive l'allenamento della vigilia del Bologna prima della partita contro lo Shaktar, con l'attenzione su giocatori chiave come De Silvestri e Orsolini. Il clima è di concentrazione e determinazione, con la speranza di un successo per compensare le delusioni passate.
Sorrisi, attenzione, concentrazione, e ancora sorrisi, perché stasera in fin dei conti giochi la partita che hai sempre sognato, nel torneo che hai sempre sognato. È andata così ieri mattina a Casteldebole, nell’allenamento della vigilia che accompagnerà questa sera i rossoblù al match contro lo Shaktar. L’ingresso alla spicciolata attorno alle 11.15, i primi palleggi divisi in gruppetti per sciogliere i muscoli, i cenni di intesa e le pacche di saluto per chi pian piano pestava il tappeto verde di Casteldebole, e poi via, sull’altro lato del campo, dove conetti e cinesini aspettano i rossoblù per gli esercizi inaugurali di riscaldamento. Sotto l’occhio vigile di Vincenzo Italiano ci sono tutti (eccetto gli infortunati: Ferguson, El Azzouzi e Cambiaghi), anche chi la Champions la potrà soltanto guardare da fuori, come De Silvestri e Karlsson, esclusioni eccellenti ma in qualche modo dovute, perché così vuole il regolamento. Ma nonostante ciò, è proprio il "sindaco" (così viene soprannominato Lollo De Silvestri) a fare da capofila al gruppo, negli scatti tra coni e ostacoli. L’altro è Orso, anche lui senatore e anima della squadra, e non a caso sono loro due che Italiano ieri ha voluto al suo fianco durante la conferenza stampa di presentazione della partita. L’allenamento prosegue, il mister cammina e incita i ragazzi, poi si ferma ad osservarli, uno ad uno, magari provando a sciogliere dentro sé stesso i consueti dubbi della vigilia su chi sarà il primo undici del Bologna europeo. Anche per lui sarà una prima volta tra le stelle, una notte da ricordare e da raccontare, sperando nell’epilogo più dolce, anche per compensare le recenti delusioni di coppa con la Fiorentina. Riscaldamento finito, è tempo di "torelli", divisi in gruppi, per continuare a sciogliere i muscoli e la tensione, che però dagli occhi dei giocatori non traspare affatto. Dalle risate e dalle esclamazioni che si sentono in lontananza, la paura o la pressione sono sentimenti non pervenuti, anche se per tutti, o quasi, questa sera sarà l’inizio di un’avventura totalmente inedita. "Servirà un pizzico di follia, quella non guasta mai", dirà poco più tardi Orsolini ai giornalisti presenti al Dall’Ara, e come non dargli torto, sperando che il Bologna ritrovi anche l’equilibrio sopra quest’ultima (citando Vasco), quello che l’anno scorso gli ha permesso di godere di un dominio quasi incontrastato tra le grandi e di guadagnarsi un posto esclusivo tra l’elite del calcio. Godetevela ragazzi, goditela Bologna.
Giovanni Poggi
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