Sofia regina di pazienza. Goggia prepara il ritorno: "Ma stavolta ho sofferto"
Dopo il brutto infortunio in allenamento, si avvicina il momento del rientro "Sono stati mesi difficili, mi sono impegnata per essere qui al massimo"
Roma, 12 ottobre 2024 – Ritornerà più forte di prima. Ma Sofia Goggia ha fatto una gran fatica a scrollarsi di dosso le scorie dell’ultimo infortunio, quello del febbraio scorso quando in un allenamento sulla pista Casola di Pontedilegno cadde procurandosi la frattura articolare pluriframmentaria del pilone tibiale destro.
Sofia è un fenomeno anche nel sapersi rialzare, memorabile il suo recupero prima delle Olimpiadi di Pechino dove vinse l’argento 23 giorni dopo il terribile volo di Cortina in cui si procurò un trauma distorsivo al ginocchio sinistro, con una lesione parziale del legamento crociato già operato, una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea. Ma questa volta è stato diverso, lo capisci perché Sofia quando parla si commuove, gli occhi della guerriera lasciano il posto a quelli di una ragazza che ha fatto fatica, tanta fatica per ritornare in pista.
Sofia, innanzitutto, come sta?
"In questi giorni sto molto bene, da quando ho tolto la piastra un mese fa ho fatto proprio uno scatto in avanti, sia fisicamente, perché il piede non mi fa più male, sia mentalmente ed emotivamente. Con la piastra inserita era come se sentissi di avere qualcosa di non mio nel corpo, di estraneo. Mi sono impegnata a fondo per cercare di tornare la miglior Sofia, sono stati dei mesi molto difficili e soprattutto mi sono veramente munita di tanta calma, di tanta pazienza. Da quando ho tolto le piastre mi sento di essere tornata quella di prima, anche mentalmente".
Questo infortunio le ha fatto riscoprire qualche lato del suo carattere che ancora non conosceva?
"Sì, sono una persona terribile quando sono infortunata. Nei momenti di buio, so essere proprio cattivella. Mi sono scoperta estremamente fragile, ma proprio perché ho molto patito questo infortunio nella mia anima, emotivamente. Ho sperimentato il buio e il gelo. Ma sono stata forte, per la maniera in cui ho affrontato questo percorso riabilitativo. Mòla mia, mòla mai, d’altronde io sono bergamasca dentro".
Lasciamo l’infortunio alle spalle. Ci vorrà ancora un po’ di tempo per vederla in gara, ma quest’anno non c’è l’opening day delle specialità veloci e la prima gara è negli Usa a Beaver Creek. Ha un mese di tempo, è andata bene?
"Bene così, sono molto contenta perché metterò gli sci ai piedi nelle prossime settimane. Valuteremo dove, anche in base al meteo, e faremo dei primi giorni molto blandi, giusto per ’respirare’ un po’ di neve, per riadattare il piede nello scarpone".
Quali i suoi programmi?
"Partirò l’11 novembre per Copper Mountain dove mi allenerò per un mese. Sarà un lavoro qualitativamente molto alto e quindi sono molto fiduciosa, l’importante è star bene, star serena, poi focalizzarsi di giorno in giorno, far bene le cose ordinarie perché solo così si possono poi fare anche cose straordinarie".
Obiettivi stagionali?
"Voglio approcciarmi a questa stagione senza alcuna aspettativa, sgombra dall’avere obiettivi. E’ ovvio che poi il pensiero sarà prima di tutto al mondiale… dove mi manca l’oro. Ma non mi pongo veramente obiettivi. Parto senza aspettative, perché se non hai aspettative puoi accedere a quella che è la costellazione delle infinite possibilità".
L’oro mondiale prima e poi in prospettiva ovviamente ci sono le gare olimpiche di Milano-Cortina.
"Passo dopo passo, è la prima conferenza stampa (ieri al media day della Fisi al teatro Armani, ndr) a ridosso della stagione che affronto senza aver mai svolto alcuna preparazione sugli sci, una condizione nuova per me e mi piace pensare che da quella che è stata un po’ la terra bruciata del 5 febbraio sono passata ora a una tabula rasa, un foglio bianco dove c’è la voglia di scrivere. È importante prendere la penna e scrivere per se stessi la storia che si vuole fare. Sono stati mesi difficili, ma ora sono contenta di essere qui e sono pronta per una nuova stagione".
Quanto sono stati di supporto i fan e le persone a lei vicine?
"Sono stata inondata sempre in tutti i miei infortuni dall’affetto e dal supporto dei miei fans con cui io ho un rapporto speciale. Per me loro costituiscono energia purissima".
Ci sono voci, oltreoceano, su un possibile ritorno alle competizioni della sua amica Vonn.
"Chi vivrà vedrà, noi attendiamo, siamo tutti curiosi. Quel che è certo è che l’ho vista sciare e quindi sono contenta che abbia risolto i suoi problemi alle ginocchia. Questo è quel che posso dire… e poi io ho da pensare al mio di ritorno…".
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