Sci, Goggia fissa la data del rientro: "Spero di tornare a metà dicembre a Beaver Creek"
L'azzurra vede la luce dopo un lungo calvario e punta il weekend del 14-15 dicembre: "All'inizio è stato come morire, ma dopo l'operazione di settembre finalmente non avverto più dolore"
Roma, 11 ottobre 2024 - L'attesa è quasi finita, ma per rivedere in pista Sofia Goggia manca ancora un po': a dichiararlo è stata la diretta interessata al media day Fisi, fissando per metà dicembre il momento del ritorno alle gare dopo il gravissimo infortunio di inizio anno.
Il calvario e la data del ritorno in gara
Durante un allenamento sulla pista Casola Nera di Pontedilegno la bergamasca si procurò una frattura articolare scomposta pluriframmentaria del pilone tibiale destro che tuttora presenta il suo conto: basti pensare all'operazione del mese scorso per la rimozione dei mezzi di sintesi applicati a febbraio, proprio subito dopo il terribile incidente. Da allora Goggia, con la solita determinazione che la contraddistingue, ha avviato un percorso di recupero lungo e duro sia dal punto di vista mentale sia fisico. "E' stato tutto molto pesante sotto ogni aspetto: anche quello emotivo, ma tutto è andato bene e devo ringraziare le tante persone che mi hanno aiutato". Non solo l'immediato post infortunio: per l'azzurra il calvario è durato praticamente fino all'ultima, decisiva, operazione. "Sciare con la piastra era difficile: avevo sempre dolore. A inizio settembre abbiamo deciso di togliere i mezzi di sintesi ed è stata la scelta giusta. Ora riesco a fare delle cose che prima non potevo e a breve metterò gli sci per un primo periodo di adattamento molto blando". Il tutto mettendo nel mirino un rientro che finalmente ha una data e una location precise. "Il mio programma è riprendere a novembre. Salterò i primi giganti, ma se tutto andrà per il verso giusto conto di tornare in gara a metà dicembre a Beaver Creek".
"E' stato come morire"
Ottime notizie per l'Italia nella stagione che condurrà ai Mondiali, in programma a Saalbach-Hinterglemm (Austria) dal 4 al 16 febbraio. Quando però, come appunto nel caso di Goggia, la lista degli infortuni è lunga e probante, meglio pensare a uno step per volta. "I primi due mesi dopo l'infortunio mi sentivo come morta. Mi sono accorta subito della gravità del problema: quando sono caduta quel giorno e non mi ero ancora fermata, sentivo già che il mio piede non era più nello scarpone ed è stato come morire. Ora tutto è cambiato: sento bene il piede e ho voglia di sciare, di riprovarci. La voglia di andare forte c'è sempre, nonostante i 7 infortuni". Insomma, da buona bergamasca Goggia si piega, (forse) si spezza ma sa sempre rialzarsi, confermandosi un modello per il mondo dello sci, ma non solo: nel mirino il ritorno nella stagione 2024-2025 ormai alle porte e in programma, a meno di contrattempi, tra il 14 (giorno della discesa libera) e il 15 dicembre (giorno del super-g) in Colorado, ma anche e soprattutto le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, probabilmente l'ultimo grande palco di una carriera immensa e ancora ricca di pagine da scrivere.
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