Sofia Goggia: stagione positiva e sguardo alle Olimpiadi di Milano-Cortina

Sofia Goggia chiude una stagione positiva e si prepara per le Olimpiadi di Milano-Cortina, incoraggiando Federica Brignone.

di FULVIO DOMENICO D'ERI
15 aprile 2025
Sofia Goggia, 32 anni, terza nell’ultima Coppa del Mondo generale: due vittorie e otto podi

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Sofia Goggia archivia la stagione del rientro come molto positiva, manda un messaggio di incoraggiamento a Federica Brignone e comincia a strizzare l’occhio alle Olimpiadi. E’ una Sofi tranquilla, decisa, determinata, concentrata a puntino per dare il 110 per cento la prossima stagione e arrivare a Cortina in gran spolvero per provare a centrare un’altra impresa ai Giochi.

Sofia, che stagione è stata? "Sono arrivata terza in discesa, non ho avuto grandi picchi, ma è stata la mia stagione migliore in superG di tutta la carriera. Mi dispiace un po’ anche perché le ultime due gare le hanno annullate, è un ottimo punto di partenza per lavorare serenamente per la prossima stagione".

Come sta vivendo la marcia di avvicinamento a Milano-Cortina? "Serenamente, perché era da tempo che non arrivavo sana a un fine stagione, quindi per me è quasi una novità. Io e il mio team faremo tutto il possibile per programmare al meglio la prossima stagione e bisogna comunque farlo con serenità senza l’assillo dell’evento in Italia, altrimenti ti focalizzi troppo su una cosa e tralasci il resto, invece è proprio il resto che ti permette di fare bene anche quella giornata".

Sofia, un messaggio per Federica Brignone? "Ci siamo sentite subito quel giorno in cui si è fatta male, avevo chiamato il dottore della federazione che era ai campionati italiani per chiedere informazioni su di lei. Erano insieme all’ospedale di Trento, quindi me l’ha passata. In un messaggio le ho detto che mi piacerebbe "poterci essere", visto purtroppo l’esperienza che ho accumulato negli anni, però sicuramente con il suo staff avrà fatto le scelte migliori per un percorso riabilitativo che la porterà al top per le gare olimpiche. Il suo infortunio è molto grave, però se riuscisse a guarire bene e a mettere gli sci a dicembre ha tutto il tempo per preparare al top le Olimpiadi. A me sono bastati 15-20 giorni e comunque arrivavo da tante stagioni in cui mi infortunavo. Lei invece ha avuto 34 anni sugli sci senza particolari infortuni e secondo me, anche nel suo cervello avrà sicuramente in testa il gesto da fare una volta tornata".

C’è da scegliere la portabandiera ai Giochi. "Se ho un sogno per la cerimonia inaugurale? È una decisione che non spetta sicuramente a me, mi avevano chiesto già a Pechino di fare la portabandiera, poi sono riuscita a infortunarmi e non fare neanche la cerimonia d’apertura. Vedremo, ma chiaramente sarebbe un orgoglio e un grossissimo onore. Ci sono pero tanti atleti di tante discipline diverse negli sport invernali che possono ambire ad essere portabandiera. Vedremo".

Fulvio D’Eri

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