Lo sport entra nella Costituzione, Meloni: “Pagina storica per l’Italia”

Si completa un percorso iniziato sulla spinta dell’ex ct del volley Mauro Berruto, oggi parlamentare. La gioia di Abodi, Malagò e Pancalli

di DORIANO RABOTTI
20 settembre 2023
Mauro Berruto, a sinistra, con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano

Mauro Berruto, a sinistra, con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano

Roma, 20 settembre 2023 – Il più contento di tutti, legittimamente, è l’ex ct azzurro del volley Mauro Berruto. Perché il traguardo raggiunto oggi, l’inserimento dello sport nella nostra Costituzione, è stato un punto per il quale si è battuto fin dalle sue prime esperienze politiche, quando ancora non era diventato parlamentare (oggi lo è nelle fila del Pd). E infatti proprio Berruto ha mostrato orgoglioso sui social il display che mostrava l'esito della votazione: la Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge costituzionale con 312 sì, il Senato aveva già dato il suo ok in maggio e in dicembre. E il 4 aprile scorso la Camera aveva approvato all’unanimità un testo che in pratica contiene una sola norma che aggiunge all'articolo 33 della Costituzione, relativo ad arte e scienza, questo testo: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme”.

Un passo formale, certo, ma dalle ricadute potenzialmente infinite per un Paese come il nostro che dallo sport ricava sempre una fama mondiale molto superiore alla reale disponibilità delle infrastrutture, per limitarci solo ai segni ‘visibili’.

Oggi sono in tanti a gioire per questo risultato: “È una pagina storica per la Nazione. Riconoscere nella nostra Carta fondamentale il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme è una vera e propria rivoluzione culturale”, ha detto la premier Giorgia Meloni.

Soddisfatti il ministro dello sport Andrea Abodi, il presidente del Coni Giovanni Malagò, quello del Comitato Paralimpico Luca Pancalli, nonché politici di diversi schieramenti e presidenti degli Enti di promozione come l’Uisp.

Ora inizia la fase due: fare in modo che le parole scritte nella Costituzione non siano vuote.

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