Staffetta, missione Parigi

World Relays a Nassau con Jacobs, Tortu e Patta. Super Ali: 10.06 nei 100

di GIULIANA LORENZO -
4 maggio 2024
Staffetta, missione Parigi

Staffetta, missione Parigi

Sono 7000 i chilometri che dividono Nassau da Parigi e poche le frazioni che separano l’Italia delle staffette dai Giochi Olimpici. Alle Bahamas vanno in scena tutto il weekend le World Relays, rassegna che mette palio le ultime carte olimpiche (in totale 14 pass) per la 4x100 uomini e donne, 4x400 uomini, donne e mista. La manifestazione è l’ultima chiamata per la Francia: se non arrivasse la qualifica si dovrebbe sperare nei ripescaggi dei migliori tempi ottenuti tra dicembre 2022 e il 30 giugno 2024. Un qualcosa di ipotetico a cui non ci si deve aggrappare.

A oggi, l’Italia vanta il secondo tempo al mondo con la 4x100 uomini, il quinto con la 4x100 f., il settimo con la 4x400 f., l’ottavo con la 4x400 m., il decimo con la mista. Far bene alle Bahamas significherebbe garantirsi le migliori corsie nelle batterie di Parigi. "È un passaggio decisivo nella stagione – dice il direttore tecnico Antonio La Torre –: considerato il numero degli atleti coinvolti, è palese anche la ricaduta sulla composizione della nostra squadra olimpica".

Gli occhi saranno ovviamente tutti sulla 4x100 maschile, vincitrice (così come la femminile) tre anni fa in Polonia. Tra i frazionisti c’è pure Jacobs, reduce dall’esordio di una settimana fa in Florida. "Il ritorno di Marcell in Nazionale – continua La Torre – è stato uno dei momenti più belli del periodo di preparazione passato dalla squadra a Miami. In sostanza, è come se non se ne fosse mai andato. Si è ricomposto subito il clima straordinario che in questi anni ha prodotto i risultati che conosciamo, il titolo olimpico di Tokyo, ma anche il bellissimo argento mondiale di Budapest dello scorso anno. E in questo gruppo, oltre a Jacobs, mi piace sottolineare come si siano subito integrati i giovani".

Con Marcell i due campioni olimpici di Tokyo Tortu e Patta, poi Roberto Rigali e l’argento mondiale dei 60 ostacoli Lorenzo Simonelli. Rivale numero uno la staffetta degli USA, guidata da Noah Lyles. Al femminile l’Italia, quarta ai Mondiali di Budapest, può provare a giocarsela ma non sarà facile così come per le 4x400.

Ieri, per l’Italia della velocità, un’ottima notizia è già arrivata da Chituru Ali a Dubai. L’azzurro festeggia la vittoria e anche il record personale nei 100 metri in 10”06 (+1.2) migliorando di sei centesimi il suo 10”12 di due anni fa. Il 25enne nato a Como diventa il quarto italiano di sempre sulla distanza alle spalle soltanto del primatista europeo Marcell Jacobs (9”80 per il trionfo olimpico di Tokyo), di Filippo Tortu (9”99) e di Pietro Mennea (10”01), a pari merito con Simone Collio.

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