Stasera a Monza. Petrosyan torna sul ring per difendere il titolo

La Gold Edition dell’evento ideato e organizzato dai fratelli e campioni Giorgio ed Armen Petrosyan si svolgerà stasera all’Opiquad Arena di Monza. La serata prevede 20 match, con 5 combattimenti titolati in cui Giorgio Petrosyan affronterà Nasser Boungab, secondo le regole della kickboxing K1, per il Wako Pro World Title. "Non vedo l’ora di combattere" esordisce “The Doctor“. Il 15 volte campione del mondo di kickboxing, che vanta 122 incontri vinti in carriera su 126, inquadra il suo avversario: "È un combattente molto duro, giovane – sottolinea – e che non ha niente da perdere. Salirà sul ring per dare il massimo e dovrò farmi trovare pronto". A maggio, dopo due anni di assenza, il 38enne italo-armeno è ritornato in azione, imponendosi su Sergio Sanchez, all’Allianz Cloud di Milano, e conquistando così l’ambita cintura mondiale Wako Pro (che dovrà difendere dall’attacco di Boungab): "È stato un incontro duro, dopo due anni di assenza dal ring, non era facile ritornare subito alla ribalta con un titolo mondiale. Ce l’ho fatta e adesso non voglio fermarmi". Alla vigilia della sfida della Petrosyanmania, Giorgio non si sbilancia sul 2025: "Sono concentrato sulla sfida contro Nasser, ma se tutto dovesse andare bene, il prossimo anno combatterò ancora almeno due volte". Proprio il 10 dicembre 2025 “The Doctor“ compirà 40 anni e (forse) potrebbe appendere i guantoni ai chiodi: "In Italia dopo i 40 anni non si può più combattere, è vietato. Per questo motivo credo che farò gli ultimi due incontri della mia lunga carriera. Giorgio spiega perché l’evento si svolgerà nel capoluogo brianzolo: "A Milano tutti i palazzetti erano occupati. Monza è una piazza importante: sicuramente tifosi e amanti del pugilato non mancheranno". I match saranno trasmessl in diretta globale su Dazn (la pre card su Toutube ndr): dalle 20.30 si terranno 10 incontri per l’assegnazione di 3 titoli italiani e 2 mondiali. I fratelli Petrosyan saranno supportati da tante celebrities a bordo ring. Lorenzo Pardini