Vittozzi, stagione finita per un problema alla schiena. Lisa, stop di coraggio: "Obiettivo Olimpiadi»
Lisa, regina senza timori, nemmeno quello di fermarsi per un po’. Vittozzi e la forza di capire quando una...
Lisa, regina senza timori, nemmeno quello di fermarsi per un po’. Vittozzi e la forza di capire quando una stagione è da mettere in ghiaccio ancora prima che cominci davvero. La 29enne da Sappada, campionessa di biathlon, è frenata dalla schiena. Un problema accusato in autunno, nel pieno della preparazione per le gare e ora punta al bersaglio grosso: le Olimpiadi. L’infortunio solo pochi giorni fa pareva risolto: "Quando ho ricominciato ad allenarmi con maggiore intensità – spiega la detentrice della Coppa del Mondo generale –, il mio fisico non riusciva a reggere i carichi di lavoro, seppure minori, che i tecnici avevano preparato". Lisa oltre al fisico straordinario, negli anni, ha sviluppato anche una forza mentale fuori dal comune. Quando le sue percentuali al bersaglio erano finite sotto terra si era affidata a un mental coach per riportare la propria performance sportiva ai massimi livelli. Così, nel tempo sono arrivate, oltre alla Sfera di cristallo anche la medaglia d’oro ai Mondiali di Nove Mesto nell’individuale e tre medaglie d’argento nella pursuit, nella mass start e nella staffetta singola mista.
Un palmares da vera numero uno, e Vittozzi come tale non può far altro che pensare da campionessa: "Abbiamo deciso – in accordo con team e staff tecnico azzurro –, di non forzare il rientro per evitare altri rischi e non compromettere i prossimi mesi di allenamenti, spostando il nostro obiettivo sulle gare di Milano Cortina 2026, che rappresentano il vero focus di questo quadriennio".
Insomma, rinunciare a qualcosa per inseguire un obiettivo più grande. Un anno di stop in cui sicuramente le pruderanno un po’ le mani per la voglia di tornare in pista. "Continuità e intelligenza. Nulla va lasciato al caso", così svelava Lisa al nostro giornale la ricetta per vincere. Così, da qui a un anno, sarà anche quella per tornare lassù e andare oltre.
Gabriele Tassi
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