Basket A2, il rinvio della gara con Orzinuovi causa Champions arriva nel momento giusto: il ko di Milano dimostra che la nuova Fortitudo ha bisogno di lavorare. Difesa e attacco da registrare, pausa propizia per Cagnardi

La sconfitta della Fortitudo al PalaLido evidenzia lacune difensive e offensive da correggere. La squadra deve migliorare la coesione e la determinazione in difesa per evitare future sconfitte. La situazione è normale considerando il periodo di rodaggio e i cambiamenti nella squadra. Il rinvio della prossima partita offre tempo prezioso per lavorare sugli errori e integrare i nuovi giocatori.

1 ottobre 2024
Difesa e attacco da registrare, pausa propizia per Cagnardi

La sconfitta della Fortitudo al PalaLido evidenzia lacune difensive e offensive da correggere. La squadra deve migliorare la coesione e la determinazione in difesa per evitare future sconfitte. La situazione è normale considerando il periodo di rodaggio e i cambiamenti nella squadra. Il rinvio della prossima partita offre tempo prezioso per lavorare sugli errori e integrare i nuovi giocatori.

Una difesa da registrare, un gioco offensivo da affinare e una condizione fisica da ritrovare. Il ko subito domenica al PalaLido dalla Fortitudo, suona come un segnale da non sottovalutare, ma la sconfitta va presa come un segnale da cui capire i propri errori, tanti, ma anche da dove ripartire e cosa si deve migliorare. Partiamo dalla difesa che aveva funzionato, e bene, con Forlì, non era riuscita a fare altrettanto con Orzinuovi in finale di Supercoppa dove, la cosa era stata un po’ mascherata dalla grande prestazione balistica di Fabio Mian. Domenica con l’Urania Milano, la difesa ha di nuovo ballato, ma stavolta anche in attacco complice il perdurare dell’assenza di Aradori, il rientro dopo pochi allenamenti di Panni e il giustificatissimo permesso maternità concesso allo stesso Mian da coach Cagnardi e della società, le cose non sono andate sempre benissimo. Gabriel è andato a corrente alternata, partito bene, ma poi si è spento quasi subito. L’unico che è andato in maniera proficua e costante al rimbalzo e a canestro alla fine è stato Deshawn Freeman che ha chiuso la gara con una bella doppia-doppia (21+10), ma sopratutto ha dato bidimensionali ad un attacco per altro troppo piatto. Serva fare raffronti con chi c’era e adesso non c’è più, nonostante la prestanza fisica, Gabriel è un giocatore perimetrale che ha eleganza e un eccellente rilascio nel tiro dalla lunga distanza, manca magari un pochino di solidità sotto canestro dove ci si deve muovere nel traffico del pitturato e dove forse Ogden sapeva muoversi con più destrezza del suo successore. Servirà forse che quel lavoro lo faccia qualcun altro, (Fantinelli?), che magari spalle a canestro sa anche giocare con una certa maestria. In difesa serve più fervore, più determinazione per mettere maggiore pressione agli attacchi avversari xke lasciare spazio ai vari Amato, Gentile, Potts come nel caso di Milano, alla fine potrebbe essere fatale.

Serve una svolta, ma la realtà è anche che siamo solo alla terza partita ufficiale ed è quindi normale che le squadre siano ancora in rodaggio, specie se hai cambiato allenatore ed hai metà squadra da inserire in un nuovo meccanismo di gioco. La conferma arriva dai risultati, qualcuno anche a sorpresa, della prima giornata di una serie A2. Forlì cade nella trappola di Pillastrini a Cividale, Brindisi scivola in casa contro la neopromossa Avellino, Rimini strapazza Udine, mentre Orzinuovi dopo la semifinale di Supercoppa, si ripete con Cantù dopo un supplementare, l’equilibrio in questa A2 regna sovrano. Oltretutto domani sarà già tempo di seconda giornata, ma non per tutti, visto che la Effe ha rimandato a mercoledì prossimo 9 ottobre la prima casalinga con Orzinuovi. Non tutto il male viene per nuocere viene da dire, con il rinvio che in effetti arriva proprio nel momento giusto per la truppa di Cagnardi che avrà così qualche giorno in più per registrare la propria difesa, inserire meglio Panni e riportare a referto papà Mian, fresco fresco, auguri a lui e consorte, della nascita del piccolo Thomas. Domenica al PalaFlaminio ci sarà Rimini, altra brutta gatta da pelare.

Filippo Mazzoni

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