Coach Cagnardi rimarca l’orgoglio dei suoi giocatori nonostante la sconfitta. Aradori gioca solo 6’. "Dà molto fastidio perdere così. Abbiamo giocato bene in difesa»
La Fortitudo torna da Rieti con una sconfitta amara e acciacchi fisici da gestire. Coach Cagnardi analizza la partita e si preoccupa per Aradori e Fantinelli in vista delle prossime sfide.
Sconfitta e acciaccata. Trasferta alla fine amara per la Fortitudo che torna da Rieti senza punti e con qualche acciacco fisico in più da gestire. "Mi dà molto fastidio perdere così, abbiamo giocato una partita tosta, su un campo difficile, conducendola per larghi tratti – sottolinea coach Devis Cagnardi – voglio rivediamo l’ultimo fischio che ha dato i due liberi finali, ma al di là di questo devo dire che abbiamo fatto una buona partita difensiva, partendo e approcciando bene nell’avvio della sfida, tenendo nel secondo quarto quando Rieti si è accesa, facendo altrettanto nella terza frazione e poi cedendo nell’ultimo quarto quando i problemi di falli di Mian, Menalo, Gabriel, l’assenza di Cusin e i problemi fisici di Aradori e Fantinelli ci hanno condizionati". A conti fatti sono proprio le condizioni di Aradori e Fantinelli a tenere in maggiore apprensione la Fortitudo in vista delle prossime sfide.
"Per Aradori si tratta del riacutizzarsi di un problema al polpaccio per cui non poteva rientrare in campo, così come l’infortunio di Fantinelli (da rivalutare nei prossimi giorni) ci ha costretti a provare a rimanere agganciati al match più per azioni individuali e di personalità di nostri giocatori – sottolinea ancora Cagnardi – C’è ovviamente il dispiacere per la sconfitta, ma anche l’orgoglio di una squadra che ha lottato. Adesso cerchiamo di ricarica le pile, vedere le condizioni di acciaccati e infortunati e prepararci per la sfida di domenica con Torino".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su