Fortitudo pronta a ripartire. Ma non da Caja. Alibegovic chiede un ruolo più operativo
Le strade con il coach si separeranno: per lui si fa avanti Cantù. Il vicepresidente, invece, vorrebbe un ruolo stile general manager
Riunione ieri pomeriggio degli otto soci che compongono la proprietà della Fortitudo. Si è anche festeggiata una stagione che è andata al di sopra delle più rosee aspettative con il rammarico dell’infortunio di Pietro Aradori che ha condizionato la stagione. Come tutte le realtà che hanno appena concluso la loro prima stagione al comando di un club sportivo qualcosa da aggiustare c’è e anche questo tema è stato affrontato con la solita diplomazia che contraddistingue il presidente Stefano Tedeschi. Lo strano modo con cui Attilio Caja ha presentato le sue dimissioni ha aperto uno spazio di riflessione su quali sono i compiti all’interno del cda dell’Aquila. Il nodo sono le richieste del vicepresidente Teo Alibegovic che per la prossima stagione vorrebbe un ruolo più operativo che, di fatto, ricalcherebbe anche la figura del general manager. Il tutto accompagnato da un contratto triennale per svolgere questa funzione. Cosa non possibile se nel contempo l’ex giocatore sloveno e bandiera biancoblù vuole anche mantenere la carica di vicepresidente. Inoltre l’investire di queste deleghe Alibegovic avrebbe anche il sapore di una bocciatura da parte di chi ha costruito in economia una squadra che è arrivata in finale.
L’ha vissuta così Caja, e questo è uno dei motivi per cui domenica sera ha salutato la compagnia, mentre l’attuale gm Nicolò Basciano si è detto pronto a seguire il coach pavese se il suo operato venisse giudicato negativamente, anche perché in queste settimane ha ricevuto diverse offerte da parte di altre società. Ovvio che il presidente Tedeschi e i suoi soci non la pensano così e già da oggi al dirigente siciliano verrà affidata la responsabilità di individuare il nuovo allenatore. Sebbene abbia potenzialmente un altro anno di contratto non c’è la possibilità di ricucire con Caja, che stando a radio mercato dovrebbe finire a Cantù, per cui bisogna andare su un altro profilo, sapendo che non sarà facile ripetere il lavoro che è stato fatto quest’anno soprattutto con la panchina. Resta il nodo delle richieste di Alibegovic che sono appoggiate dal socio Matteo Gentilini che con l’azienda Flat Service sponsorizza la squadra.
All’interno della proprietà biancoblù nessuno mette in dubbio che l’ex giocatore non possa essere una risorsa per l’Aquila, ma il problema è che nessuno vede le ragioni per smantellare un sistema molto snello e che si è dimostrato altrettanto efficiente. In questo anno Tedeschi ha sbrogliato matasse molto più complicate e anche questa volta troverà una soluzione che risolva le tensioni e che soprattutto consenta alla Fortitudo di fare un passo in avanti. Chiaro che tutti vorrebbero la promozione già l’anno prossimo e poi il derby con la Virtus, ma la storia della stessa Cantù insegna che i passi vanno fatti con i piedi di piombo per non ritrovarsi con un pugno di mosche in mano sebbene non siano pochi i soldi spesi.
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