Il coach: "Un onore aver lavorato per questo club. Il mio un addio? Beh, fate un po’ voi...». Caja commosso è ai titoli di coda: "Grazie a tutti, sfiorato il sogno»

L’ultimo ballo biancoblù sul parquet del PalaDozza e forse l’ultimo ballo, stando alle indiscrezioni degli ultimi giorni, anche di coach...

di GIACOMO GELATI -
10 giugno 2024
Caja commosso è ai titoli di coda: "Grazie a tutti, sfiorato il sogno"

Caja commosso è ai titoli di coda: "Grazie a tutti, sfiorato il sogno"

L’ultimo ballo biancoblù sul parquet del PalaDozza e forse l’ultimo ballo, stando alle indiscrezioni degli ultimi giorni, anche di coach Attilio Caja, l’uomo-simbolo di una stagione da mettere in cornice a imperitura memoria delle Fortitudo che saranno.

A differenza, invece, di un presidente Valerio Antonini che si è contraddistinto per un gesto dell’ombrello dopo il tiro libero sbagliato nel finale da Deshawn Freeman e di una palpeggiata derisoria delle parti intime all’indirizzo del parterre fortitudino: ecco, di questo non resterà nulla.

"Facciamo solo i complimenti a Trapani, che è salita in serie A – dice coach Caja –. Hanno avuto qualcosina in più di noi. Abbiamo combattuto con le nostre forze, ma basta capire la partita di Alibegovic per capire che si sono meritati questo risultato".

Sensazioni da ultimo giorno di scuola.

"Solo sensazioni positive, forse mi ero espresso male io due sere fa, ma non ho tolto nessun sassolino. Sono grato al presidente Tedeschi che mi ha chiamato un anno fa, per me è stato un onore fare il meglio per portare una squadra davanti a questo popolo. Ogni sforzo è per loro. Abbiamo lavorato bene tutto l’anno, io spero di aver contraccambiato la fiducia che mi è stata data".

La commozione del tecnico dopo un’annata straordinaria al fianco dei suoi tifosi.

"Non mi vergogno di dirlo, ma mi hanno fatto commuovere: partecipazione modo di essere che mi fanno venire voglia di abbracciarli uno per uno. Non ci sono aggettivi, sono una roba incredibile, ogni trasferta sembrava di essere in casa. Sono un patrimonio del basket italiano. Avevo detto che se non arrivavamo in fondo sarei rimasto deluso: abbiamo dimostrato che con tutte le difficoltà siamo andati vicini a un sogno".

Il plauso ai suoi uomini. "Rimarranno tutti nei miei pensieri, sono onorato di aver fatto parte di questo mondo e di questa società. I giocatori sono stati eccezionali, mai un giorno con la faccia sbagliata, mai un atteggiamento storto. È il gioco delle parti: io ho preteso il massimo da loro e i risultati sono stati la loro risposta. Sarò un loro tifoso per sempre".

Un dopopartita al tempo passato. È un addio? "Vedete voi".

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