Il ko con Nardò fa suonare l’allarme. Intanto c’è la data per il ritiro della maglia del compianto campione. Una Fortitudo con troppi alti e bassi. Il 18 novembre tributo a Ruben Douglas

La sconfitta della Fortitudo a Lecce evidenzia errori da correggere. Nuovo tecnico e giocatori, ma la serie A2 richiede impegno e miglioramenti.

di FILIPPO MAZZONI
22 ottobre 2024
Tutta la grinta di coach Cagnardi: dopo la sconfitta con Nardò, serve la svolta

Tutta la grinta di coach Cagnardi: dopo la sconfitta con Nardò, serve la svolta

Ricordare il passato per costruire il futuro. La sconfitta inflitta da Nardò sul parquet di Lecce fa indubbiamente male alla Fortitudo che deve imparare dai propri errori. Il ko è arrivata, dal +10 del 27’ e dal +8 del 30’. L’espulsione di Gabriel che dopo l’antisportivo di poco prima non ha trovato di meglio che battibeccare con la terza arbitrale, beccarsi un tecnico e quindi la relativa espulsione, proprio nel momento cruciale della sfida. Già senza Aradori, la Fortitudo si è trovata così a giocare senza il principale terminale offensivo proprio nel momento decisivo dell’incontro. Oltretutto andando a guardare la battaglia a rimbalzo, anche in questo caso la Effe ha subito nei confronti di una Nardò che ha messo maggiore energia nel momento in cui la sfida ha preso l’inerzia definitiva.

Troppi alti e bassi, troppi errori per una Fortitudo che dopo 3 passi avanti ne ha fatto uno netto in dietro. L’arrivo di un nuovo tecnico, l’inserimento di 5 giocatori, ma sopratutto una serie A2 che dopo la riforma del campionato si sta confermando, come da previsioni, decisamente più difficile ed equilibrata ha portato la società biancoblù ad un bilancio dopo le prime 6 giornate di 3 vittorie a fronte di altrettante sconfitte. Ovvio ci si attendeva di più da Fantinelli e compagni, vero anche che siamo ancora all’inizio di una stagione che si annuncia lunga ed equilibratissima, basta guardare risultati e classifica per rendersi conto. Sconfitta Rimini, nessuna squadra è a punteggio pieno, mentre l’attuale graduatoria vede 14 squadre compresse nel giro di 4 punti dai 10 del gruppo di testa a 6 che ha la Fortitudo e le dirette concorrenti, oltretutto con Pesaro e Brindisi, le due retrocesse dalla serie A, già chiamata a partire di rincorsa. La Fortitudo torna quindi da Lecce con la riprova di come sarà dura, facendo tesoro di questa amara sconfitta perché se peccare è umano perseverare è diabolico. Con Nardò ci sono stati troppi alti e bassi e questo non può andare bene per una squadra che ha l’ambizione di puntare in alto. La squadra ha fatto ritorno a Bologna ieri, mentre da oggi tornerà in palestra per iniziare a preparare la sfida di domenica prossima con Avellino. Cagnardi e il suo staff adesso avranno di fronte una settimana intera di lavoro per cercare di inserire Alessandro Panni, ma sopratutto per migliorare la comunicazione, che specie difensiva non ha funzionato e un migliorare un atteggiamento che non parso quello corretto.

In occasione del confronto con Avellino in programma alle 18 al PalaDozza, biglietti in vendita sul circuito Vivaticket, sarà ufficialmente ritirata la maglia di Ruben Douglas, con la canotta numero 20 del giocatore che regalò il secondo scudetto della propria storia alla Effe, che verrà innalzata sotto le volte del Madison di Piazza Azzarita insieme a quella di Schull. Nei prossimi giorni è atteso l’arrivo in città dei familiari del giocatori, che saranno presenti in occasione del ritiro ufficiale della maglia di Ruben Douglas.

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