Il capitano della V Nera ha inaugurato un playground a Milano. Belinelli: "Al campetto mi sento un bimbo. Alla ’nuova’ Virtus serve più fame»

Marco Belinelli, capitano della Virtus Bologna, ambasciatore di Kellogg’s Better Days, celebra l'amore per il basket e la cultura dei campetti. Ambizioni di crescita per la squadra in Supercoppa e Eurolega, con la determinazione di raggiungere i playoff e puntare allo Scudetto con umiltà.

di GIULIANA LORENZO -
26 settembre 2024
Belinelli: "Al campetto mi sento un bimbo. Alla ’nuova’ Virtus serve più fame"

Marco. Belinelli, capitano della Virtus

Circondato da bambini che lo guardano con occhi sognanti, Marco Belinelli, capitano della Virtus Bologna, alla stagione numero 22 da professionista, ha ammesso di sentirsi ancora quel bimbo che giocava nei playground. Il giocatore, ambassador dell’iniziativa di Kellogg’s Better Days di Kellanova, ha preso parte all’inaugurazione del campo situato all’interno del Giardino Roberto Bazlen e Luciano Foà a Milano.

Si sta diffondendo sempre più la cultura del campetto… "Sono partito anche io dal campetto, giocando e conoscendo amici che ancora oggi sono tali. È bellissimo, sono grato di essere ambassador del progetto, la felicità dei ragazzi che giocano parla da sola".

Dopo tanti anni, dove trova la gioia?

"Penso nasca dall’amore che ho per il basket. D’estate, senza le sfide, mi manca già. Ho questo amore, questa voglia di andare in palestra, di confrontarmi durante l’allenamento per poi arrivare alla partita. Sono tutte cose che ho dentro che mi permettono di dimostrare chi sono in campo ma anche fuori".

Che indicazioni ha dato la Supercoppa? Che campionato si aspetta?

"Bisogna dare il giusto peso alla Supercoppa: siamo una squadra nuova che ha bisogno di crescere ancora. In campo dobbiamo conoscerci meglio e anche fuori. Non è facile trovare il giusto ritmo. Abbiamo giocatori con magari più talento ma con meno esperienza e possiamo essere più affamati soprattutto parlando di Eurolega. Il campionato italiano migliora sempre. Bisogna sempre partire da Milano e Bologna ma ci sono squadre che si sono rinforzate come Venezia, Napoli o Tortona. Non è facile, perché giocando campionato ed Eurolega, è capitato di aver perso partite che abbiamo sottovalutato. Non dobbiamo fare più questo errore e scendere in campo con la mentalità giusta. Spero che Campionato ed Eurolega possano essere belli: nella passata stagione ho sentito un calore importante dalla tifoseria che da anni non percepivo".

In Eurolega, invece?

"Ci sono squadre che sulla carta sono imbattibili, bisogna essere realisti: si sono rinforzate, hanno preso giocatori dell’NBA. Nessuno però si aspettava un anno fa che che a dicembre-gennaio fossimo secondi, terzi, quarti. È importante essere uniti e avere fame di vittoria, vedremo dove saremo. Gli obiettivi sono quelli di raggiungere i playoff di Eurolega e di fare un gran campionato per arrivare a vincere lo Scudetto con molta calma e umiltà".

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