Virtus: Akele e Visconti. "Finalmente si comincia. Un’occasione di crescita»

Basket serie A I due giocatori sono stati presentati nel locale ’Roxy Bar’. Con ogni probabilità saranno nei dodici a referto sabato nell’anticipo di Trapani.

di MASSIMO SELLERI -
26 settembre 2024
"Finalmente si comincia. Un’occasione di crescita"

I giocatori Nicola Akele e Riccardo Visconti si danno la mano (Schicchi)

Chissà se un domani Nicola Akele e Riccardo Visconti saranno le star cui farsi una bevuta al Roxy Bar, come dal 1983 canta Vasco Rossi, quello che è certo è che la presentazione dei due giocatori che si è svolta ieri nello storico locale bolognese da sempre partner di Segafredo quando si parla delle tazzine di caffè, ha richiamato giovani e meno giovani a dimostrazione di come la pallacanestro e la Virtus siano realtà trasversali.

Un club di Eurolega, la possibilità di allenarsi con grandi campione e la concreta probabilità di ritagliarsi uno spazio. Adesso spetta a loro partire da sabato quando la Virtus aprirà la nuova avventura in campionato a Trapani, dimostrare cosa possono diventare.

"Finalmente si comincia – spiega Nicola Akele –. Ho sempre voluto questa opportunità e ci arrivo nel pieno della maturità, penso che sia il momento giusto per me per affrontare questa sfida e darò il massimo per aiutare la squadra a vincere, questa è la cosa più importante. Sono un’ala versatile che può giocare più ruoli, gioco in posizione 3 e 4, l’anno scorso per emergenza ho giocato anche da 5 con buoni risultati e questa mia duttilità può diventare una opportunità sia in attacco che in difesa anche se prediligo più la difesa. Davanti al lavoro sporco non mi tiro indietro e se qualcuno deve farlo, quel qualcuno sono io".

Stessa musica per Visconti che deve anche ripulirsi la testa da una stagione complicata come quella che ha vissuto a Pesaro e che si è conclusa con la retrocessione. "Energia, positività, voglia di fare – spiega l’esterno piemontese –, devono essere queste le mie prerogative, partire dalle piccole cose sapendo che sarà durissima e che i minuti che mi saranno concessi saranno probabilmente pochi e dovrò giocarmeli al meglio. Un mio vecchio allenatore, che è stato molto importante per me, mi ha detto che se non sei fuori dalla tua ‘comfort zone’ non è possibile un miglioramento e direi che in questo momento ovviamente e non lo dico assolutamente in senso negativo, sono completamente fuori da questa zona. Non ho mai visto un’organizzazione del genere in termini di allenamenti, preparazione delle partite, velocità e fisicità durante gli allenamenti, dovrò essere bravo io a fare in modo che sia un una crescita continua per me". Entrambi dovrebbero essere nei 12 che sabato scenderanno in campo in Trapani.

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