Atalanta-Lazio 0-1: Isaksen firma la crisi bergamasca, terzo ko consecutivo per la Dea
La rete del danese rimette i biancocelesti in scia della zona Champions League

Gustav Isaksen festeggia dopo il gol
Bergamo 6 aprile 2025 - Tanta tensione, agonismo alle stelle e una sfida dove vince chi riesce a giocare con più tranquillità. La Lazio vince per 0-1 grazie alla rete di Isaksen, aprendo così la crisi vera e propria dell'Atalanta. La squadra di Gasperini invece deve contare il terzo ko consecutivo e sentirsi definitivamente riassorbita nella lotta al quarto posto, dopo aver coltivato a lungo il sogno del titolo. Nella lotta al quarto posto torna sotto invece la squadra biancoceleste, ora a un solo punto dal Bologna in classifica.
Primo tempo
Gasperini conferma in toto le aspettative della vigilia sulla propria formazione. Nella classica linea a tre davanti a Carnesecchi, Hien è il faro centrale, supportato da Djimsiti e Kolasinac al suo fianco. In mediana torna Ederson dopo la squalifica al fianco di De Roon, mentre sulle corsie corrono Bellanova a destra e Zappacosta a sinistra. In avanti ritorna anche Retegui a guidare l’attacco, supportato in trequarti da Cuadrado e Lookman. Un paio di sorprese ci sono invece in casa biancoceleste, soprattutto nel reparto arretrato a partire dal portiere: viene infatti preferito Mandas a Provedel per proteggere i pali della Lazio. Davanti a lui Gigot e Gila i due centrali, con Lazzari a destra e il rientrante Nuno Tavares a sinistra. In mediana fuori Guendouzi per squalifica, c’è Belahyane in coppia con Rovella. In trequarti Dele-Bashiru agisce al centro supportato da Tchaouna e Zaccagni sulle fasce. L'unica punta in campo per i capitolini è Dia. Da sottolineare come la Lazio giochi con il lutto al braccio per ricordare suor Paola, grande tifosa biancoceleste molto presente nel famoso programma "Quelli che il calcio".
La partita comincia e fin da subito sembra una sfida a scacchi tra i due allenatori. Gli ospiti cercano di costruire dal basso per poi accelerare da centrocampo in su con tutti i giocatori di qualità del loro reparto offensivo. Dall'altra parte invece i bergamaschi accettano il possesso laziale, ma cercano di asfissiarlo già nei suoi ultimi 25 metri con una pressione molto alta e fastidiosa. Meglio i padroni di casa nei primi dieci minuti di gioco, ma di occasioni da gol vere non ce ne sono. In compenso i nerazzurri accumulano tanti calci d'angolo, senza però mai mettere in vera apprensione la retroguardia biancoceleste.
Dopo un quarto d'ora di difficoltà, gli ospiti sembrano prendere le misure alla pressione lombarda. Rovella e Belahyane fanno un lavoro prezioso in fase difensiva, mentre le accelerazioni dei quattro uomini d'attacco devono creare la superiorità numerica per mettere in difficoltà la retroguardia orobica. Alla mezz'ora di gioco arriva una delle migliori occasioni della gara nel primo tempo. La Lazio infatti si distende bene in profondità, con Dele-Bashiru a penetrare in area di rigore e tentare un pallonetto per superare Carnesechi da posizione molto defilata. Il portiere bergamasco è battuto, ma il colpo di testa di un difensore allontana il pericolo dalla porta atalantina.
La partita non regala particolari occasioni. È una sfida molto fisica in campo, dall'elevato tasso agonistico, ma con portieri impegnati quasi esclusivamente nei rinvii dal fondo. La fisicità in campo però si fa sentire sui giocatori e al 32' ad alzare bandiera bianca è Nuno Tavares. Il portoghese si accascia dopo un tentativo di contropiede laziale ed è costretto a uscire dal campo per infortunio: al suo posto entra Luca Pellegrini. Nonostante il cambio, il copione del finale di primo tempo non varia: l'Atalanta collezione corner, la Lazio prova a ripartire, ma non si contano tiri in porta. L'unica cosa da segnalare è il cartellino giallo rimediato da Rovella. Così dopo 2 minuti di recupero termina la prima frazione di gioco sul risultato di 0-0 per una sfida molto fisica, ma avara di emozioni.
Secondo tempo
Un cambio all'intervallo: entra Isaksen per Tchaouna in casa laziale per cominciare il secondo tempo. A differenza della prima frazione, le due squadre subito si scambiano occasioni da gol. Il primo a battere un colpo è Dele-Bashiru, il cui tiro potente viene però respinto bene da Carnesecchi. Dall'altra parte risponde a tono Mandas sulla sfilata a sinsitra di Kolasinac, cross in area dove Retegui anticipa benissimo il proprio marcatore, ma sul tentativo a botta sicura, il portiere greco salva con una parata d'istinto fenomenale. Sono passati solo cinque minuti dall'inizio della ripresa, ma in termini di emozioni, si è già ampiamente superata la prima frazione di gara.
Non è un caso che il gol arrivi pochissimo dopo, precisamente al 54'. Lancio lungo di Mandas a cercare lo scatto in profondità di Dele-Bashiru. Errore grave di Hien, che perde contatto con il pallone e sbatte con Djimsiti, lasciando la superiorità numerica ai biancocelesti. Il nigeriano ringrazia perché di testa offre a Isaksen e il danese con il mancino firma lo 0-1 per gli ospiti. Su tutte le furie Gasperini in panchina prova a cambiare le carte in tavola con l'ingresso di De Ketelaere per Cuadrado. In questo modo i bergamaschi provano ad alzare il baricentro, ma le loro azioni sono caratterizzate da tanti errori di gestioni, figli anche del nervosismo.
Il vantaggio sembra aver tranquillizzato la Lazio e dato ai capitolini nuova consapevolezza e fiducia nei propri mezzzi. L'Atalanta è generosa, ma inefficiente, sbagliando molto spesso negli ultimi venti-trenta metri di campo. Quando il pallone riesce a filtrare e a entrare in area di rigore, ci pensa sempre Mandas a mettere ordine e tranquillizzare la propria difesa. Le difficoltà della propria difesa non vengono però ignorate da Baroni, il quale manda in campo il debuttante Provstgaard, insieme a Noslin, per rilevare Gigot e Zaccagni. I biancocelesti reagiscono bene ai cambi e costruiscono un'altra occasione pericolosa al 73' con lo scambio tra Dele-Bashiru e Pellegrini, che porta quest'ultimo al tiro: attento però a deviare in corner il tentativo laziale.
Continua il momento di difficoltà atalantino e allora altri cambi per Gasperini. Entrano Maldini e Samardzic per Lookman e Retegui, poi arriva anche il momento di Brescianini a rilevare Ederson. Tra i due slot di sostituzioni arriva anche il cartellino giallo per Kolasinac. Qualche minuto più tardi si gioca il suo ultimo cambio Baroni con l'ingresso di Vecino per Dia. La gara entra così nel suo rush finale, dove gli orobici si riversano nella metà campo laziale, esponendosi anche alle ripartenze avversarie, in quello che somiglia con il passare dei minuti sempre più a un assedio. Il finale dei bergamaschi è generoso, ma confusionario. La Lazio soffre, ma sopravvive all'assalto avversario e si porta a casa un successo preziosissimo. Dopo 5 minuti di recupero infatti Chiffi fischia tre volte e sancisce la vittoria degli ospiti per 0-1: la decide Isaksen. I tre punti rimettono i biancocelesti a un punto dalla zona Champions, mentre l'Atalanta è ufficialmente riassorbita nella lotta per il quarto posto, dopo aver coltivato a lungo il sogno scudetto.
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