Bologna, missione Europa. La difesa è da Champions. Ora servono i gol davanti

Soltanto 8 le reti subite in 11 giornate, terza miglior difesa dietro Juventus e Inter. Ma l’attacco deve decollare: mancano le firme di Saelemaekers, Ndoye e Karlsson.

di MARCELLO GIORDANO -
7 novembre 2023
Ndoye, esterno d'attacco del Bologna

Ndoye, esterno d'attacco del Bologna

Costruita una difesa da Champions, servono i gol per l’Europa. "Stiamo facendo qualcosa di straordinario, ma siamo solo a inizio stagione", ha raccontato Thiago Motta dopo il successo sulla Lazio. Successo che racconta dell’evoluzione e il processo di maturazione in corso in casa di un Bologna capace di portare a sè una partita in mani ospiti nel primo tempo.

E’ la terza miglior difesa della serie A, quella rossoblù, dietro a Inter e Juventus, che di gol ne hanno segnati 6. Ed entrambe, tra l’altro, hanno subito gol dai rossoblù: uno, la Juventus a Torino, due l’Inter a Milano, per due pareggi finali e quello di Torino ancora grida vendetta per il mancato rigore sanzionato su Ndoye.

Difesa da Champions nonostante i tanti cambi di uomini, a causa degli infortuni di Posch e Lucumì prima, di Kristiansen, De Silvestri e Beukema poi. Eppure, pur cambiando gli uomini, non è cambiato il risultato, con i rossoblù che hanno incassato appena 8 reti (6 Inter e Juventus, Atalanta 10, Napoli e Milan 12 le altre a contatto), con 5 partite chiuse senza reti al passivo con Verona, Napoli, Monza, Empoli e Lazio.

Il tutto avendo subito 4 reti nelle prime tre giornate con Milan, Juventus e Cagliari, in cui il tecnico doveva registrare il gruppo dopo la rivoluzione di mercato nelle ultime curve. Numeri straordinari. Siamo all’inizio, ma undici gare iniziano a rappresentare un indice sulle potenzialità delle squadre in campo e il Bologna è sesto, a oggi in piena corsa per l’Europa, a tre punti dal Napoli quarto e a uno dall’Atalanta.

Eppure Thiago ha detto e ribadito a più riprese: "Dobbiamo alzare il livello se vogliamo competere con le squadre di livello più alto", consapevole che comunque il margine su chi insegue è risicatissimo: un punto su Roma e Fiorentina e due su Monza e Lazio. Alzare il livello significa sfruttare margini di miglioramento e migliorare i numeri. In primis quello dei gol, perché 12 reti in 11 gare non sono media da Europa.

Il Bologna ha l’undicesimo attacco della serie A, da parte destra della classifica. Il tutto nonostante Ferguson sia già a quota 3, in media per andare in doppia cifra dopo i 7 della scorsa stagione. Orso è a quota 4, ma segnati tutti in due partite contro Empoli (3) e Inter (1). Serve più continuità a livello realizzativo, perché a livello di prestazioni ci siamo, come pure per Zirkzee (3 gol e 2 assist) attorno al quale ruota l’attacco.

Saelemaekers ha fin qui totalizzato un assist, ma nessuna rete, come pure Ndoye e Karlsson, con quest’ultimo che deve ancora inserirsi. E’ da loro che urge un passo avanti, aspettando le reti non scontate, come quella di De Silvestri con il Frosinone e come quelle di Posch nella passata stagione (6).

A proposito di Posch e della passata stagione: insieme a Orsolini decise il derby dell’Appennino a Firenze. E allora perché non riprovarci.

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