Bologna Monaco 0-1, la notte Champions al Dall’Ara finisce con una doccia gelata

Oltre al gol, questa volta mancano anche i punti, quelli che il Monaco di Hutter porta a casa a tre minuti dal novantesimo, in mischia, quando ormai la partita era indirizzata sul pareggio

di GIOVANNI POGGI
5 novembre 2024
Bologna-Monaco finisce 0-1: nella foto Santiago Castro (Foto Schicchi)

Bologna-Monaco finisce 0-1: nella foto Santiago Castro (Foto Schicchi)

Bologna, 5 novembre 2024 – Sessant’anni, e dovrà attendere ancora Bologna per rivedere un gol in Champions dei rossoblù. Ma oltre al gol, questa volta al Dall’Ara, mancano anche i punti, quelli che il Monaco di Hutter porta a casa a tre minuti dal novantesimo, in mischia, quando ormai la partita era indirizzata sul pareggio.

Quarantacinque minuti a buon ritmo e con anche un paio di occasioni nitide per provarci, poi, si accende la spia della riserva e la benzina piano piano finisce: i rossoblù, seppur generosi, restano a secco, di punti e anche di morale.

Una doccia gelata forse immeritata, ma la Champions non perdona. Un punto in quattro partite e il fondo della classifica sempre più vicino. E per entrare nelle prime 24 servirà un’impresa, bella grande. Notte di coppe e di campioni, ancora al Dall’Ara, quasi due mesi dopo il debutto con lo Shaktar. E la città risponde a dovere, tra canti, cori, sciarpate e una bella coreografia stampata sui distinti, che mostra un ‘Bfc’ gigante in bianco su sfondo rossoblù, a riscaldare ulteriormente l’ambiente.

Davanti dal primo minuto c’è Castro, alla prima da titolare in Europa dopo le precedenti e opache parentesi con Dallinga punta centrale, con Nodye da una parte e la novità Iling Junior dall’altra. Giù Odgaard e a centrocampo sono in tre: Freluer, Moro e Fabbian. Monaco con l’artiglieria pesante, Embolo centravanti, spalleggiato dalle schegge Ben Seghir, Akliouche e Golovin. Per nulla intimorito l’inizio del Bologna, anzi, già al 9’Miranda avrebbe l’opportunità di colpire, ma il suo tiro, in area da posizione defilata, finisce in orbita. Cinque minuti più tardi, si accendono i francesi: Embolo, con una magia, si libera in area di rigore e incrocia sul palo lontano, Skorupski è reattivo e devia sul palo con un grande intervento. Al 19’, i monegaschi passano, almeno virtualmente.

Embolo sovrasta Skorupski in uscita da corner, ma con il gomito addosso al numero uno polacco, che buca l’intervento e frana a terra con la palla in rete: Ağayev prima convalida poi, richiamato al var, annulla. Fallo in attacco, e si resta sullo 0-0. Dopo un intervento salva-risultato di Beukema su Embolo involato verso la porta, la squadra di Hutter torna a flertare col gol su punizione: Golovin pennella, Skorupski vola e mette in corner. Al 40’, torna ad essere il momento dei rossoblù. Beukema attacca il primo palo su calcio d’angolo e calcia, trovando la risposta di Majecki, Lucumi, sulla ribattuta, manca l’impatto a botta sicura col pallone, che scappa lontano.

Nei pressi dell’intervallo - dopo il gol annullato a Castro per fuorigioco -, un altro brivido sulla schiena dei 27mila, quando Akliouche, nel traffico dell’area di rigore e dopo una serie di rimpalli, conclude da ottima posizione, ma è ancora uno straordinario Skorupski a dirgli di no. Bugiardo 0-0 all’intervallo e tutti negli spogliatoi. Ripresa e subito il primo cambio: Italiano toglie Moro, già ammonito, e inserisce Pobega. Ritmi un po' più bassi e meno spazi per ripartire, eccetto al 55’ quando Fabbian ha l’area spalancata per metà e lo spazio per servire Castro solo al centro, ma pecca di egoismo e tira addosso a Majecki.

A metà secondo tempo, Italiano cambia ancora, dando spazio ad Orsolini per Iling Junior e a Dallinga (impalpabile, anche questa sera) per Castro, fuori tra i meritati applausi. Le occasioni del primo tempo sono lontane una vita e la partita sembra addormentarsi. Sembra, perché all’86’, su corner battuto dalla sinistra, Embolo spizza leggermente il pallone sul secondo palo, dove c’è Kehrer, che indisturbato infila in rete lo 0-1 e gela il Dall’Ara. Troppo poco il tempo restante e troppe poche le energie per provarci. Nei quattro di recupero si materializza così anche il primo ko interno, dopo i due filati in Inghilterra. La notte di coppa si spegne in fretta nel post-gara e la Champions comincia ad essere un po' più sbiadita. 

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