C’è un Bologna in stand-by. Miranda, Erlic e gli altri: il mercato degli invisibili

Italiano fino a questo momento ha utilizzato i reduci della passata stagione. Tra infortuni e tempi di adattamento, gli ultimi arrivati faticano a trovare spazi.

di MASSIMO VITALI
11 ottobre 2024
Miranda, Erlic e gli altri: il mercato degli invisibili

Juan Miranda, laterale spagnolo di 24 anni, prima stagione a Bologna

Il gol di Iling-Junior a Como, il palo di Pobega centrato nella stessa partita (al Sinigaglia era il 14 settembre) e 1.309 minuti in tutto, distribuiti tra nove attori, di cui praticamente non è rimasta traccia. E’ il Bologna dei fantasmi in carne e ossa o, nella migliore delle ipotesi, dei ‘Saranno famosi’.

Se lo augurano Giovanni Sartori e Marco Di Vaio, architetti di un mercato estivo che fin qui molto ha tolto e poco ha portato, al netto del fatto che a ottobre nessun giudizio può essere verdetto inappellabile e i fantasmi di oggi hanno tutto il tempo per diventare, da qui a maggio, brillanti protagonisti della stagione rossoblù.

Se lo augura più di tutti Vincenzo Italiano, che fin qui, tra le 7 giornate di campionato e le due di Champions, ha attinto a piene mani dal ‘vecchio’ Bologna, quello sopravvissuto alla mini rivoluzione estiva, puntando sui reduci di Thiago Motta e lasciando spesso e volentieri in panchina gli innesti dell’ultima infornata.

Del resto tra vittime di infortuni (Cambiaghi, Holm, Pobega) e nuovi inquilini della serie A a caccia di adattamento (Miranda, Dallinga, Dominguez) di pronti subito fin qui Italiano ne ha avuti e quasi mai quei pochi gli hanno deciso, in positivo, le partite. Fa eccezione, per l’appunto, il gol capolavoro segnato da Iling-Junior nella trasferta di Como, una perla preziosissima però finita sul fondo del lago. Il nuovo arrivato che fin qui ha collezionato più minuti di tutti è stato Miranda, a quota 327 (recuperi esclusi), ma significativamente lo spagnolo figura al tredicesimo posto di una classifica degli stakanovisti che vede sui primi tre gradini del podio, in rigoroso ordine, Freuler (804), Beukema (737) e Posch (642). Alle spalle di Miranda, tra i nuovi arrivati, figura Erlic (221), utile rattoppo quando Lucumi a inizio stagione era ancora convalescente o quando, come col Parma, il colombiano era squalificato.

A seguire Dallinga (220 minuti), suo malgrado emblema del nuovo Bologna ancora non pervenuto. Unico acuto dell’olandese il gol segnato, con un tocco delizioso a beffare Alisson, nei minuti iniziali della gara di Champions col Liverpool ad Anfield, peraltro annullato per fuorigioco. Casale, arrivato alle ultimissime curve del mercato, si è fermato a 189 minuti, un gradino sopra altri due innesti degli ultimi valzer di agosto, Iling-Junior (127) e Pobega (115).

La buona notizia è che col Parma è cominciata la stagione di Holm, mentre purtroppo quella di Cambiaghi si è interrotta drammaticamente il 18 agosto col Napoli, causa rottura del crociato, dopo un assaggino di 14 minuti. Chi è ancora a minuti zero è Dominguez: chissà che non tocchi proprio all’ultimissimo arrivato riscattare l’onore del mercato estivo.

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