Certezze e dubbi per il Bologna. Castro e Ndoye i due inamovibili: superare anche l’Atalanta darebbe più valore al blitz di Monza

Fin qui Italiano ha sempre rivoluzionato la squadra, ripartendo comunque dalle geometrie di Freuler. Restano tanti rebus da risolvere, in attesa che Orsolini a destra ritrovi la verve e l’estro dei giorni migliori. .

di MARCELLO GIORDANO
27 settembre 2024
Vincenzo Italiano, 46 anni, domenica scorsa a Monza ha potuto festeggiare la prima vittoria alla guida del Bologna grazie alle reti di Urbanski e Castro (Schicchi)

Vincenzo Italiano, 46 anni, domenica scorsa a Monza ha potuto festeggiare la prima vittoria alla guida del Bologna grazie alle reti di Urbanski e Castro (Schicchi)

Affidarsi al turnover con l’Atalanta, in vista di Liverpool o schierare la miglior squadra possibile sabato sera in campionato e pensare a rotazioni con i Reds o con il Parma, in vista della chiusura del tour de force?

Questo è il dilemma e Vincenzo Italiano sarà chiamato a scioglierlo in questa vigilia, se non direttamente domani: il tecnico d’abitudine, svela l’undici titolare alla squadra a poche ore dal fischio d’inizio.

Il recente passato dice che Italiano ha attinto a piene mani dalla rosa uscita allungata dopo l’ultimo calciomercato. Con lo Shakhtar, in virtù della volontà di dare l’opportunità di giocare la prima di Champions a chi l’Europa l’aveva conquistata, ha cambiato sei undicesimi della squadra: Lucumi per Casale, Lykogiannis per Miranda, Moro e Fabbian per Aebischer e Pobega, Castro e Ndoye per Dallinga e Odgaard. E nel turno successivo, a Monza, replica: altri sei cambi, con Odgaard al posto di Orsolini, Aebischer per Moro, Urbanski per Fabbian, Casale per Beukema, De Silvestri per Posch e Ravaglia per Skorupski.

Sulla carta, ora che la Champions è iniziata e considerato che l’Atalanta apre il ciclo di tre appuntamenti in pochi giorni, ma arriva al termine della settimana tipo, Italiano dovrebbe schierare la formazione migliore possibile con Gasperini: perché i rossoblù cercano continuità, punti e la prima prova di forza in uno scontro diretto, per confermarsi in crescita.

E allora, Castro e Ndoye, fondamentali alle voci strappi, sacrificio, gol e assist, non dovrebbero essere toccati. Possibile però il ritorno di Orsolini a destra, a ricomporre quello che dovrebbe essere sulla carta il tridente titolare, aspettando il miglior Orsolini: ovvero che che il numero 7 entri in palla.

In mediana, Freuler non si tocca. Con lui potrebbe esserci l’altra guardia svizzera a dare equilibrio: Aebischer. A chiudere, una mezzala di spinta, con senso del gol: Fabbian o Urbanski e qualora la spuntasse l’ex Inter, avremmo un’altra variazione rispetto a Monza. Un’altra, se non addirittura tre, arriverà dalla difesa.

Al centro torna Beukema al posto di Casale e Posch è favorito su De Silvestri: apertissimi invece i ballottaggi Lykogiannis-Miranda e Ravaglia-Skorupski. Italiano, insomma, dovrebbe cambiare ancora: dalle 4 alle sei pedine.

L’obiettivo è schierare la miglior formazione per andare all’assalto dei tre punti con l’Atalanta e della continuità: centrasse la vittoria dimostrerebbe pure che il turnover è il suo miglior alleato. Un segnale alla dirigenza, che in virtù dell’esperienza nella gestione dei tre impegni settimanali da parte del tecnico ha deciso di puntare su di lui e allungato la rosa.

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