Il portiere polacco ritrova Alisson con cui ha condiviso un’esperienza alla Roma. Skorupski: "Nessuna paura, una città ci guarda»

"L’ultima volta che sono venuto qua ero una riserva. Ci torno come elemento importante di un grande gruppo"

di MASSIMO VITALI -
2 ottobre 2024
Skorupski: "Nessuna paura, una città ci guarda"

Lukasz Skorupski: duello a distanza con Alisson. I due erano insieme alla Roma

"Tanto rispetto, ma nessuna paura". Lukasz Skorupski parla, e para, a petto in fuori. Ha già preso rapidamente le misure delle porta il numero uno rossoblù nel corso del ‘Walk Around’ che la comitiva rossoblù ha fatto ieri sul prato di Anfield prima della conferenza stampa che lo ha visto affiancare Vincenzo Italiano. Zero paura dunque.

La stessa che gli è servita per neutralizzare due settimane fa il rigore di Sudakov al Dall’Ara, nella notte del debutto in Champions con lo Shakhtar. Nuovo giro di giostra, nuovi avversari: e che avversari.

I primi della classe del calcio inglese, lui che una notte di Champions in Inghilterra l’aveva vissuta da protagonista dieci anni fa, tra i pali della Roma, nella sfida che il 17 settembre 2014 i giallorossi pareggiarono 1-1 sul campo del Manchester City, a cinquanta chilometri da Anfield.

Lo stesso Anfield di cui Skorupski ha calpestato l’erba il 24 aprile 2018, guardando dalla panchina di nuovo la Roma soccombere per 5-2 sotto i colpi dei Reds, nella semifinale d’andata di Champions. E chi c’era quella notte a difendere i pali giallorossi? Il brasiliano Alisson, oggi guardiano del Liverpool. Curiose sliding doors.

"Con Alisson non ci siamo sentiti – dice Lukasz –. Abbiamo passato dei bei momenti alla Roma, sicuramente ci saluteremo e ci faremo l’in bocca al lupo".

Postilla: "L’ultima volta che sono venuto in questo stadio ero un portiere di riserva – rimarca Lukasz –. Adesso ci torno come uno dei giocatori più importanti di un gruppo che a maggio ha conquistato la qualificazione alla Champions League".

Proud to be here, per dirla come va detta. E orgoglioso di essere diventato uno dei portabandiera di una città che questa notte spedirà ad Anfield tremilacinquecento eletti, leggasi tifosi, in sua rappresentanza.

"Il Liverpool è una squadra fortissima – aggiunge –, ma noi speriamo di fare bene non solo per noi ma anche per i tanti tifosi che ci seguiranno".

Dopodiché la ricetta per fermare questo Liverpool mostruoso che comanda già la Premier League Skorupski non ce l’ha.

"Per far bene in partite come queste – osserva – bisogna lavorare bene durante tutto l’anno. Solo così si arriva preparati ad affrontare avversari di questa forza". Ma ribadisce il concetto: "Abbiamo tanto rispetto per i nostri avversari, ma giocheremo la nostra partita senza paura".

Lui, per la cronaca, stanotte giocherà la partita ufficiale numero 222 con la maglia del Bologna. Quando arrivò a Casteldebole, nel 2018, lo fece proprio per sfuggire alla tirannide della panchina in giallorosso. A Bologna è diventato subito protagonista. E stanotte sogna di esserlo anche davanti agli occhi di colui che involontariamente lo ‘sfrattò’ da Roma. Un conto da saldare.

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