Intanto si ferma Bonifazi: out per lombalgia. L’obiettivo è correre fino alla pausa di marzo. Motta sa come si fa
Il Bologna sta pagando un prezzo alto in termini di infortuni muscolari per allenare l'intensità agonistica. Motta e il suo staff stanno miscelando il lavoro atletico fatto a luglio con il nuovo organico. La squadra è sempre stata fisicamente arrembante. La sfida è mantenere l'intensità.
Correre, correre e ancora correre: non c’è modulo che tenga senza intensità agonistica. E pazienza se per allenare l’intensità tocca pagare un prezzo, a volte elevato, in tema di infortuni muscolari. Il Bologna quel prezzo lo ha già pagato tra settembre e ottobre e adesso, con l’eccezione del lungodegente Karlsson, in teoria nuota nell’abbondanza. Ottima ragione per non cambiare i ritmi di lavoro ad un gruppo, fin qui, per chilometri percorsi, è il terzo in campionato, alle spalle di Lazio e Monza. Motta e il suo staff sono stati bravi a miscelare il grosso del lavoro atletico fatto a luglio con i rossoblù che hanno cominciato la stagione con quel pezzo importante di organico che viceversa è sbarcato a Casteldebole alla fine del mercato. La somma dei due Bologna fa una squadra che in tutte le prime dodici giornate di campionato è stata sempre fisicamente arrembante e che anzi, dettaglio non trascurabile, spesso ha fatto vedere le cose migliori nelle riprese, uscendo allo scoperto dopo primi tempi di studio. Da questo punto di vista Motta è una garanzia, perché già la scorsa stagione, nonostante avesse ereditato una squadra che aveva fatto la preparazione con lo staff di Mihajlovic, ha saputo far correre il Bologna fino a maggio. La sfida, adesso, è "continuare a dare il duecento per cento in allenamento", come ama ripetere il tecnico. Cosa che in questi giorni non potrà però fare Bonifazi, alle prese con una forma acuta di lombalgia. El Azzouzi, invece, continua a lavorare sul campo ma non ancora col gruppo.
m. v.
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