Saputo si tiene stretto il Bologna: "Non vendo, ma ben vengano nuovi soci"

L’intervista a ’Forbes’: "Nessuna intenzione di lasciare. Sì ad altri ingressi con proposte serie per aumentare le potenzialità del club"

di MARCELLO GIORDANO
10 novembre 2023
Joey Saputo, patron del Bologna

Joey Saputo, patron del Bologna

Bologna, 10 novembre 2023 – Lo ha già detto ripetuto più volte in epoca recente, quando erano circolate voci relative alla possibilità o voglia di cedere il club. Lo ribadisce una volta più, Joey Saputo, attraverso un’intervista concessa a Forbes: "Non c’è assolutamente alcuna intenzione di lasciare il Bologna. Se nel tempo mi avanzassero proposte serie per entrare in azienda al mio fianco le prenderei assolutamente in considerazione, con l’obiettivo di aumentare le potenzialità del club". Aggiunge una postilla, questa volta, il patron rossoblù: "Prenderei in considerazione proposte di chi abbia una visione compatibile con la mia". Della serie, il patron non cerca soci a tutti i costi. E la sua visione è la seguente: "La sostenibilità assoluta dei club in Europa e in serie A è ancora lontana". Di più: "La sostenibilità finanziaria, credo che sia molto difficile da realizzare, data l’elevata competitività del calcio italiano ed europeo in generale, a meno che non si impongano regole condivise che obblighino tutti a rispettare specifici parametri di spesa". Insomma, Saputo è consapevole che già il pareggio di bilancio e i bilanci in attivo sono una rarità e una missione quasi impossibile, nonostante con l’arrivo di Sartori alla direzione sportiva abbia visto visto cambiare radicalmente numeri e conti, passati da un -46 a un -16, che potrebbe ulteriormente migliorare al termine di quest’annata.

Urge un cambio di passo da parte in primis della Legacalcio: "Ho sempre ritenuto opportuno che il calcio italiano adottasse, almeno in parte, la mentalità manageriale delle leghe sportive nordamericane. Pensavo, e penso tuttora, che se cresce il potere e l’autonomia della Lega, cresceranno e ne trarranno beneficio anche i singoli club".

E per trarre beneficio servono le strutture. Non a caso Saputo è pronto e prossimo a impegnarsi per il restyling del Dall’Ara e l’allestimento del temporaneo, per il quale è attesa la conferenza dei servizi la tra fine di questo mese e dicembre: "Una società di calcio, soprattutto in Italia, rappresenta un territorio e quindi la sua funzione va oltre il campo. Migliorare l’esperienza dei tifosi allo stadio e rafforzare il rapporto tra il club e la comunità sono obiettivi imprescindibili. Per questo abbiamo realizzato una nuova area ospitalità, creato un’area dedicata alle famiglie con animazione per bambini, migliorato qualità e quantità dei punti di ristoro e organizzato una serie di iniziative che hanno coinvolto gli spettatori prima della partita e durante l’intervallo con la collaborazione dei nostri partner", la chiosa del del patron.

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