Boscaglia sta facendo la squadra. Società al lavoro per l’iscrizione e per le fideiussioni. Ma il rischio ora è quello di perdere Spagnoli
Il bomber ha ricevuto interessamenti concreti di Cittadella e Mantova. I silenzi del club non aiutano
Società al lavoro per il futuro, in silenzio, come ormai sembra essersi abituata a fare secondo indicazioni e gusti del presidente, ma al lavoro. Si procede con l’iscrizione al prossimo campionato, che peraltro non è stata mai messa in discussione, come pure alla relativa fidejussione, mentre dall’altra parte dello Stivale c’è Roberto Boscaglia in vacanza, dopo la meritata salvezza, ma che è già al lavoro a progettare la squadra che verrà. Manca l’ufficialità del suo rinnovo, manca anche il nuovo direttore sportivo, mister Tony Tiong sembra essersi preso tutto il tempo necessario per sistemare le varie situazioni che vanno incasellate nel modo giusto per affrontare la prossima stagione. Ma tutti sono al lavoro. Se dunque da una parte non trovano riscontro i tentativi del Verona di coinvolgere nel suo futuro gli asset finanziari del presidente biancorosso, dall’altra lo stesso presidente procede in silenzio, come ha fatto spesso negli ultimi tempi, seguendo le indicazioni nate anche in seguito al confronto della scorsa settimana a Hong Kong con Roberta Nocelli, il consigliere Antonio Postacchini e il legale Francesco Milanese. Tanti aspetti su cui cominciare a mettersi in moto in vista della prossima stagione: dalla conferma ufficiale di Roberto Boscaglia sulla panchina dorica, all’individuazione di chi dovrà ricoprire il ruolo di direttore sportivo, passando per il rinnovo di contratto di quei giocatori che sono in scadenza nel prossimo mese di giugno e che Boscaglia vuole avere con sé anche il prossimo anno. Poi c’è da lavorare in direzione del ritiro di Cingoli, già visionato dallo stesso tecnico di Gela, dove si ritroverà prossimamente la squadra per preparare la nuova stagione. L’Ancona in questo momento ha dalla sua il vantaggio del tempo, la salvezza diretta le ha permesso di muoversi in anticipo su diverse altre concorrenti, ma è un vantaggio che non può essere dilapidato. Perché, come ha già scritto più volte il Resto del Carlino, nella prossima stagione i dorici si troveranno ad affrontare un girone B ancora più competitivo di quello attuale, con tante società blasonate in cerca di riscatto, come Pescara, Spal ed Entella, poi l’Ascoli, retrocesso dalla serie B, e poi ancora Perugia, Carrarese e Torres, a meno che una delle tre non vinca i playoff, forse anche la Ternana. Un quadro complesso, stimolante ma anche molto livellato verso l’alto, con formazioni che al pari dell’Ancona vorranno evitare di gettare al vento un’altra stagione e che si presenteranno ai nastri di partenza rafforzate e con le idee chiare.
Ma c’è un’ulteriore ragione per cui l’Ancona non può perdere tempo: le altre società non stanno alla finestra e potrebbero attirare verso di loro i pezzi più pregiati dell’Ancona, come è il caso di Alberto Spagnoli che sarebbe già finito nel mirino del Cittadella, come pure quello del neopromosso Mantova. Spagnoli ha ripetutamente dichiarato di stare benissimo ad Ancona e che nel capoluogo ha vissuto due stagioni che lo hanno rilanciato. Ma è anche vero che non si può mai sapere quanto le sirene possano far sentire forte la loro voce in direzione del centravanti di Pordenone. Ecco perché serve blindarlo al più presto in un programma pluriennale tanto chiaro quanto stimolante, che lo veda perno d’attacco di una squadra da rafforzare intorno a un nucleo in cui gente come lo stesso Spagnoli, insieme a Perucchini, Pasini, Mondonico, Cella, Martina, Paolucci e Gatto, possono rappresentare la continuità con il passato e un’affidabile ossatura da cui ripartire. Boscaglia ci sta già lavorando su. Ma adesso servono passi ufficiali.
Giuseppe Poli
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