Como, e non chiamatela matricola. Da Belotti a Dossena e Varane. I tifosi sognano un posto in Europa
Ieri un incontro con il difensore del Manchester United. Si tratta anche con il portiere Pau Lopez. Come il Nottingham Forest e il Monaco: la società dei fratelli Hartono può riscrivere la storia .
Matricola, sì, ma solo sulla carta. Perché Como e Cenerentola hanno in comune solo l’iniziale. E le carte da giocare, per restare in tema, non sono quelle di una neopromossa. Sono ben più pesanti. In pratica, da record. Come i nomi che circolano: Icardi, tra i primi, poi Modric, il pensiero costante, ora Varane, con tanto di incontro ieri, in città, con Fabregas: filtra ottimismo.
E hanno già firmato Dossena e Belotti. Alla base, un biglietto da visita, anzi due, che non possono lasciare indifferente nessuno: tradotto, fratelli Hartono. Secondo la classifica di Forbes, nel 2024, sono tra i proprietari più ricchi nel mondo dello sport. Poco dopo i nomi da tripla cifra come Steve Ballmer (patrimonio da 121 miliardi di dollari, ottavo uomo più ricco sulla Terra, possessore della squadra di basket dei Los Angeles Clippers) e Mukesh Ambani (116 miliardi, numero uno del club di cricket dei Mumbai Indians), ci sono Robert e Michael. Disponibilità da 26,5 miliardi il primo e 25,5 il secondo: i due fratelli indonesiani, attivi nell’industria del tabacco, hanno costruito sul Lago (e continuano a farlo) una squadra da sogno.
Nella graduatoria delle persone più abbienti del pianeta Robert (83 anni) e Michael (84) sono rispettivamente 61esimo e 65esimo in classifica. Insieme, nel calcio, dopo Carlos Slim del Real Oviedo (93 miliardi di dollari, 18esimo uomo più ricco al mondo) ci sono loro. Davanti alla famiglia Mateschitz del colosso Red Bull (proprietari del Lipsia), o a Stanley Kroenke dell’Arsenal. Così, il Como si prepara ad essere tra le neopromosse più intraprendenti della storia. L’anno scorso, per arrivare in Serie A, il monte ingaggi è stato di 23,6 milioni. Al momento, solo per i cartellini di Dossena e Belotti, ne sono stati spesi circa 15.
E, ieri, c’è stato un incontro con l’ex Real Madrid Raphael Varane, 30 anni, difensore del Manchester United. Mentre si tratta anche col portiere dell’Olympique Marsiglia, ex Roma, Pau Lopez. Ma non solo: in orbita lariana ci sono esperti e promesse come Jovetic (Olympiakos, ex Fiorentina), Sanchez, Sensi e Audero (in uscita dall’Inter), Cambiaghi (rientrato all’Atalanta), Miretti (Juventus). Avere tra società e panchina nomi di livello mondiale come Henry e Fabregas ha poi il suo peso, anche se lo stesso Fabregas ha frenato sulle voci in merito a top player come Hummels, l’ultimo di una lista che era iniziata con Vardy. Nella storia della Serie A, la neopromossa che fin qui ha speso di più è stata la Fiorentina 2004/2005 (47,5 milioni, arrivò Bojinov), poi il Napoli 2007/2008 di Hamsik e Lavezzi (De Laurentiis spese 43,4 milioni). Il Nottingham Forest sborsò più di 150 milioni, il Monaco nel 2013 più di 160 per avere stelle come James Rodriguez e Falcao. Il Como è solo all’inizio. Ma si può ben sognare ad occhi aperti. Fabregas, di recente, ha dichiarato di ispirarsi a "Guardiola tatticamente, Mourinho per la gestione del gruppo, Wenger per filosofia. Tra i più giovani? Xabi Alonso". Nomi pesanti, per un progetto pesante. Basti pensare al colloquio di ieri tra il tecnico e Varane.
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