Como sogna in grande. Icardi, Modric e Correa: le suggestioni di mercato

Impazza il totonomi in città, i tifosi vogliono si aspettano un colpo da favola. Fabregas si è concesso una breve vacanza, alritorno summit con la proprietà.

di GIULIO MOLA
16 maggio 2024

Si festeggia ancora in riva al lago, perché il ritorno in serie A dopo un’attesa durata ventuno anni è adrenalina pura, e la gente affamata di calcio non aspettava altro. Ma c’è pure un futuro da programmare e, questione stadio a parte (e già è un bel problema che va risolto per il bene di tutti) la società è già al lavoro. A “caldo“ Cesc Fabregas aveva brindato e mandato tutti in vacanza a Ibiza, ora a mente più lucida il tecnico spagnolo (volato negli Stati Uniti per “staccare“ brevemente la spina) vuol riflettere e pianificare il lavoro con la Proprietà. I messaggi che ha mandato nelle ultimissime interviste sono chiarissimi: "Qui mi sento a casa, e vorrei restare. Però vediamo. Penso che in una, due settimane daremo notizie". Nessun allarme, per carità. L’ex campione di Barcellona e Arsenal non ha alcuna intenzione di lasciare sul più bello, vuole solo confrontarsi con chi gli ha dato la possibilità di spiccare il volo e avere delle certezze. E qui manda un secondo input: "Dobbiamo lavorare e fare una squadra forte, perché l’obiettivo è quello di rimanere in Serie A. Io voglio vincere, non siamo qua solo per giocare... poi vedremo dove arriveremo a fine campionato".

Insomma, lo spagnolo cavalca l’onda emotiva che ha coinvolto il popolo lariano. I tifosi sognano grandi giocatori, radiomercato negli ultimi giorni ha gettato in pasto ai supporter nomi del calibro di Icardi e Modric, Sanchez e Correa. Addirittura qualcuno ha parlato anche di Cristiano Ronaldo. O dell’ex compagno di squadra ai tempi del Barcellona, il 37enne Pedro (attualmente alla Lazio). Ovviamente nel pentolone delle (molto) presunte trattative c’è finito pure Vardy, presente con l’azionista Thierry henry al Sinigaglia la sera della promozione. Ma Fabregas prova a riportare tutti sulla terra: "Vardy non verrà di sicuro, non è un obiettivo. Dobbiamo allestire la squadra con l’obiettivo di salvarci, poi se faremo di più sarebbe perfetto. Io voglio vincere e la società lo sa, per questo servirà allestire una squadra forte, che ci crede, come abbiamo fatto quest’anno. Dal 25 novembre a oggi siamo stati i migliori in Serie B ma da oggi in poi la qualità tecnica sarà ancora più alta, dovremmo difendere meglio e gestire meglio la palla, servirà crescere per capire anche cosa vogliamo fare in futuro. Occorrerà personalità per affrontare a viso aperto chiunque e sfidare allenatori fortissimi sarà per me un test molto importante".

Torniamo a quelle che, almeno per ora, sembrano più suggestioni di mercato che veri obiettivi. Spiccano, fra gli altri, due ex-attaccanti dell’Inter: Mauro Icardi, oggi capocannoniere in Turchia con la maglia del Galatasaray da tempo vorrebbe rientrare in Italia e nella zona del lago ha già fatto importanti investimenti immobiliari (compresa una maxi-villa in cui spesso trascorre diversi giorni). E poi c’è Joaquin ‘Tucu’ Correa, che tornerà a Milano dopo l’ultimo prestito fallimentare al Marsiglia (i francesi non lo riscatteranno non essendosi qualificati alla prossima Champions League). Nel totonomi si sono aggiunti nelle ultime ore il portiere tedesco Loris Karius del Newcastle e il centrocampista croato Luka Modric del Real Madrid. Solo utopia, se è vero che la ricca proprietà dei fratelli Hartono avrebbe comunque deciso di fissare il tetto ingaggi ad una cifra non superiore ai 3 milioni di euro l’anno, bonus compresi (l’unica ecezione si potrebbe fare per l’attaccante). Più verosimili, dunque, le piste che portano a Miretti e Nzola, cui non manca l’esperienza nel campionato italiano. O i giovani Bonfanti, Adopo e Mulattieri.

I summit previsti in Italia e in Inghilterra i prossimi giorni dovrebbero delineare meglio le strategie: Fabregas tornerà in città fra qualche giorno per fare il punto della situazione, di sicuro ha le idee chiarissime per un Como che vuole continuare a stupire.

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