Una lunga attesa. Il Como ritrova la Juve dopo ventidue anni. Pronto l’esodo dei tifosi

Fabregas conferma il 4-2-3-1 visto in Coppa Italia e lancia Reina tra i pali

di ENRICO LEVRINI
19 agosto 2024
Il Como ritrova la Juve dopo ventidue anni. Pronto l’esodo dei tifosi

Fabregas conferma il 4-2-3-1 visto in Coppa Italia e lancia Reina tra i pali

Dopo ventidue anni, il Como sfiderà stasera a Torino alle 20.45 la Juventus, nella prima di campionato. I lariani riproporranno la formazione della sfida di Coppa Italia contro la Sampdoria, con tre assenti: lo squalificato Iovine, più i due infortunati Varane e Mazzitelli. Il francese, che teneva molto a questa partita, rimarrà fuori per diversi giorni per un problema al legamento collaterale del ginocchio sinistro, mentre il centrocampista Mazzitelli non si è ripreso da una botta alla gamba rimediata a Genova. Saranno sostituiti da compagni che scalpitano per giocare: il posto di Varane verrà preso da Dossena, quello di Mazzitelli da Baselli che da vecchio cuore granata cercherà di mettere in difficoltà i bianconeri.

Il problema grosso è la sostituzione di Iovine, la società è da mesi sul mercato per una sua alternativa, ma sia Diks che Sergi Roberto non arrivano e il Como sta cercando soluzioni in quel ruolo. Fabregas ha due possibilità, la prima è quella di far giocare Cassandro, che era con le valige in mano verso Catanzaro ed è stato subito stoppato dalla società, la seconda e più probabile sarà far giocare un esterno sinistro a destra, a scelta fra Sala e Alberto Moreno. Sala, per caratteristiche, si presterebbe di più. Per il resto, squadra confermata in blocco con Strefezza e Da Cunha sui lati e Cutrone alle spalle dell’unica punta Belotti. Nella ripresa potrebbero subentrare Verdi al posto di un trequartista e Gabrielloni al posto di Belotti, mentre in difesa in caso si evenienza c’è pronto Barba. Atteso come possibile uomo chiave della partita il giovanissimo austriaco Matthias Braunoder, che per la prima volta si presenterà su un palcoscenico così importante. Il Como in questo modo manterrà fede al suo modulo, il 4-2-3-1 e dovrà vedersela contro l’atipico 4-1-4-1 della Juventus.

Molti tifosi lariani sono tornati appositamente dalle ferie, per essere presenti allo Stadium, occupando quasi tutto il settore ospiti. "La squadra è sicuramente motivata per questo esordio e va a Torino non per difendersi, ma per dire la sua. Noi giocheremo la nostra partita senza farci intimorire - dice Cesc Fabregas - Daremo intensità al gioco, cercando di mettere in difficoltà gli avversari. Motta mi assomiglia come allenatore e ci siamo già incontrati in campo da avversari, lui dà tanta mobilità al gioco come voglio io. Questo è il calcio moderno, il Como può anche perdere, ma deve giocare bene. La Juventus? L’ho già affrontata da giocatore in Champions League, sia con l’Arsenal che con il Barcellona, ma incontrarla come allenatore è un’altra cosa. In campo devi badare a te stesso e ai tuoi compagni, da allenatore la vivi tutta la settimana, cercando di curare ogni minimo dettaglio e situazione, che possono fare la differenza. Noi siamo ambiziosi, la società e la città stanno vivendo un momento straordinario, abbiamo la responsabilità di iniziare bene il campionato. Vogliamo portare in alto il Como". Dubbi per quel che riguarda l’estremo difensore. "Audero è un grande portiere e sta imparando i nostri meccanismi di gioco, ma probabilmente partirà Reina, che io ho voluto perché li conosce già ed è un grande uomo spogliatoio. Ho convocato anche Cerri, che andrà in panchina. Si è impegnato molto negli allenamenti e se lo merita".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su