Cremonese dai due volti. Stroppa ordina: "Niente cali"

La miglior classifica aiuta i grigiorossi in vista del ritorno contro i calabresi. Ciofani: "Manteniamo la nostra identità, i dettagli faranno la differenza".

di MARIACHIARA ROSSI
23 maggio 2024
Cremonese dai due volti. Stroppa ordina: "Niente cali"

Cremonese dai due volti. Stroppa ordina: "Niente cali"

La Cremonese si lecca le ferite dopo il primo round contro il Catanzaro terminato 2-2 e guarda a sabato con mente lucida. Se giocherà come i primi 50’ allo stadio Ceravolo, la qualificazione in finale dei playoff sarà facilmente raggiungibile, ma se stacca la spina e con presunzione lascia che gli avversari possano svariare su tutto il fronte d’attacco, abbassandosi esponenzialmente, allora anche l’esordiente della serie cadetta potrebbe tirare un brutto scherzo alla formazione di Giovanni Stroppa. La rimonta degli uomini di Vincenzo Vivarini, sotto di due gol per più di un tempo, la dice lunga sulla cattiva gestione della partita da parte dei grigiorossi, ma anche sullo spirito combattivo dei giallorossi. "Abbiamo compiuto un’impresa e dimostrato di potercela fare", ha chiosato Vivarini a fine gara, sottolineando i meriti dei suoi giocatori.

La compagine lombarda può però contare su un fattore non indifferente: per il ritorno avrà a disposizione due risultati su tre considerando la miglior classifica raggiunta nel corso del campionato. Un vantaggio che si può rivelare un’arma a doppio taglio, se gli interpreti in campo non scenderanno in campo con la giusta mentalità. Da evitare in assoluto, per esempio, i cali di testa e di concentrazione, gli stessi che hanno caratterizzato il match di andata dopo il gol di Biasci. Subentrata la paura le gambe hanno smesso di correre e la necessità di riportarsi in vantaggio sul tabellino ha contribuito a creare confusione tra i reparti e ad aumentare il numero di errori.

Lo ha notato anche l’intramontabile capitan Ciofani: "Dobbiamo continuare a giocare con la nostra identità, i dettagli faranno la differenza. Prima il cervello, poi le gambe". Per l’occasione però ci si aspetta l’apporto anche dei subentrati. "Per un’ora abbiamo tenuto il campo con personalità, poi la gestione non è stata uguale alla prima parte", ha detto Stroppa. Johnsen, per esempio, al Ceravolo si è distinto per gli errori più che per le giocate di qualità e nemmeno Coda, schierato negli ultimi 15’, ha brillato per lucidità. I tifosi chiedono a gran voce di replicare quanto accaduto due anni fa con mister Fabio Pecchia. Il conto alla rovescia è iniziato e la parola d’ordine è vietato sbagliare.

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