La storia. Il Bayern scippa alla Cremonese il baby Della Rovere
Il talentuoso trequartista Guido Della Rovere lascia la Cremonese per il Bayern Monaco, suscitando polemiche sul mancato accordo con il club italiano.
Un altro talento del pallone in fuga dall’Italia. Ma pure un altro “scippo“ delle big d’Europa. Proprio nei giorni in cui, dopo l’eliminazione della nazionale dagli Europei, si parla di rilancio dei vivai e di valorizzazione dei nostri calciatori, non passa inosservata la notizia dell’addio alla Cremonese del classe 2007 Guido Della Rovere. Il trequartista, infatti, lascia il club grigiorosso per trasferirsi al Bayern Monaco (abiterà nel collegio del campus). Il vincolo contrattuale infatti è scaduto lo scorso 30 giugno e il ragazzo non ha trovato un accordo dopo che il club gli aveva proposto un triennale, con inserimento fisso in prima squadra, come dichiarato nei giorni scorsi dal direttore generale Armenia. Il dirigente della Cremonese ha però anche aggiunto che la proposta sarebbe stata rifiutato, così come il tentativo di trovare un accordo in un ulteriore incontro. Armenia ha poi aggiunto di non aver mai ricevuto proposte dall’estero anche se poi le indiscrezioni davano sulle tracce del ragazzo Ajax e, appunto Bayern Monaco, che, sfruttando un cavillo burocratico, possono far firmare al ragazzo il primo contratto di lavoro (pagando 230mila euro di indennizzo ai grigiorossi). Juventus ed Atalanta, che pure erano interessate a Della Rovere, avevano contattato la Cremonese chiedendo informazioni sul ragazzo.
Il padre del giocatore, Salvatore, ha però voluto fornire la sua versione dei fatti al sito Tuttomercatoweb.com: "Il nostro obiettivo non è mai stato economico ma di progetto, di prospettiva, di crescita. Abbiamo chiesto garanzie tecniche alla Cremonese, e cioè che mio figlio che non fosse solo aggregato in prima squadra ma che potesse avere spazio. E che la società dimostrasse davvero di credere in lui, dandoci garanzie sul minutaggio, sullo spazio, sul progetto tecnico. La Cremonese ha rifiutato proposte importanti, Guido mi ha sempre detto: ‘voglio giocare, voglio crescere’, e non ho visto a Cremona questa prospettiva per lui".Giulio Mola
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