Le armi della Cremonese. Più continuità nei 90’ e il fattore pubblico per superare il Catanzaro
Dopo il 2-2 dell’andata, nel ritorno di domani allo Zini basterà un pareggio
Si avvicina l’ora della verità per la Cremonese che domani sera ospiterà il Catanzaro per il ritorno della semifinale playoff. Dopo il 2-2 dell’andata, la squadra di Stroppa potrà contare su due risultati su tre per accedere alla finale. I grigiorossi, inoltre, potranno contare sul sostegno del pubblico dello “Zini“ che, nell’economia di una sfida che si è rivelata combattuta ed equilibrata come quella con i giallorossi, può fare la differenza. In particolare evidenza c’è però un aspetto di fondamentale importanza ed è quello mentale. La formazione di Stroppa deve riuscire a dare il meglio delle sue qualità dall’inizio alla fine del match. Incappare nel calo che si è visto nella ripresa al Ceravolo potrebbe rischiare seriamente di compromettere questa partita nella quale i grigiorossi non possono assolutamente sbagliare. Lo ha ribadito lo stesso Stroppa, del resto. In Calabria la sua squadra, debitamente rimodellata puntando sulle torri in avanti (Ciofani e Tsadjout), ha giocato un’ora di ottimo calcio. Il problema sono stati i restanti 30’, nei quali gli ospiti hanno dovuto soffrire per la crescente pressione di un avversario che pure, solo pochi giorni prima, aveva disputato 120’ tiratissimi con il Brescia. Domani sera la Cremonese dovrà essere al top dal primo all’ultimo istante di gioco. È questa la sola strada che può ammettere la Cremonese alla finale promozione e far continuare il sogno del popolo grigiorosso.
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