D’Aversa sfida l’amico. Conte, legame profondo. Rivali solo per 90 minuti
I due tecnici si frequentano spesso fuori dal campo anche con le famiglie. Tattica, lealtà, relax e consigli: un rapporto vero unisce i due allenatori.
Amici nella vita, rivali in campo... o meglio in panchina. Domani alle 12.30 al Carlo Castellani-Computer Gross Arena Empoli-Napoli sarà anche Roberto D’Aversa contro Antonio Conte, due allenatori che si frequentano con le rispettive famiglie fuori dal terreno di gioco. Spesso hanno trascorso vacanze insieme e il tecnico salentino è stato anche il padrino di battesimo della terza figlia dell’allenatore azzurro. La loro amicizia è nata ai tempi di Siena quando Conte era il vice di Gigi Di Canio e D’Aversa giocava.
Da allora, anche grazie al rapporto profondo sbocciato tra le rispettive mogli i due hanno condiviso tanti viaggi e vissuto momenti di relax, dove però il calcio ha sempre avuto un ruolo centrale. Del resto tra due professionisti come loro è praticamente impossibile non chiedersi l’un l’altro opinioni tattiche o visioni di quello o di quell’altro aspetto del proprio mestiere. Chissà quanti consigli si saranno scambiati, ma domani almeno per un ora e mezzo saranno solo avversari e proveranno in ogni modo a trovare l’uno i punti deboli dell’altro per cercare di superarsi a vicenda. Da quando anche D’Aversa ha intrapreso la propria carriera di tecnico i due si sono affrontati tre volte con l’attuale tecnico dell’Empoli che non è mai riuscito a battere l’amico. È successo sempre quando D’Aversa guidava il Parma e Conte l’Inter: dopo il pareggio per 2-2 il 26 ottobre del 2019, a distanza di quasi cinque anni esatti da questo nuovo capitolo della loro sfida incrociata, ha infatti sempre vinto l’allenatore salentino per 2-1 (tanto il 28 giugno 2020 quanto il 4 marzo 2021).
Proprio in occasione della loro ultima sfida sul proprio profilo social Conte salutava così l’incrocio con il suo grande amico: "Avversari sul campo ma grandi amici nella vita. In bocca al lupo di cuore Roberto per il resto del campionato". Una foto di qualche anno prima, invece, che ritrae i due durante una cena in un locale insieme ad altri due amici campeggia nella bacheca social di D’Aversa, accompagnata da una semplice ma significativa frase "una bella serata tra amici". Curiosamente nella gara di domani dovrebbero schierare le loro formazioni ognuno con un modulo storicamente più congeniale all’altro.
A Empoli, infatti, D’Aversa ha lasciato la sua usuale difesa a quattro per passare a una linea a tre, cavallo di battaglia di Conte, tramutando inoltre nelle ultime partite l’iniziale 3-4-2-1 in un più classico 3-5-2, schema con cui l’amico ha vinto per esempio lo scudetto con l’Inter. Al contrario Conte, a partire dalla trasferta di Torino contro la Juventus ha accantonato i tre difensori per affidarsi a un 4-2-3-1, spesso in passato variante dei più canonici 4-3-3 o 4-4-2 adottati da D’Aversa. Per certi versi le loro squadre sono molto simili, dalla feroce pressione offensiva a una ricerca costante della profondità passando per un possesso palla non certo fine a se stesso ma volto a trovare quanto prima gli spazi per verticalizzare. Il tutto costruito su una solida organizzazione difensiva: l’Empoi ha subito solo 4 reti in queste prime 7 gare e il Napoli, se si esclude la debacle nella ripresa all’esordio a Verona, ha incassato appena 2 gol nelle ultime 6 uscite.
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