Empoli, è una sconfitta che fa male. Cuni e Ibrahimovic colpiscono. Non basta lo scatto d’orgoglio finale. E ora la classifica fa di nuovo paura

In avvio la traversa di Cancellieri, ma il Frosinone ci mette più qualità e nella ripresa segna due gol. Gli azzurri si svegliano tardi: Caputo accorcia le distanze, Kovalenko sfiora il clamoroso pareggio .

di SIMONE CIONI
7 novembre 2023

Cuni e Ibrahimovic colpiscono. Non basta lo scatto d’orgoglio finale. E ora la classifica fa di nuovo paura

Brutto passo falso allo Stirpe di Frosinone. L’Empoli illude con un ottimo primo quarto d’ora, in cui costruisce quattro occasioni da rete, salvo dissolversi alla prima difficoltà e lasciare completamente il pallino del gioco al Frosinone nella ripresa. Poco da dire, in questo momento la squadra di Di Francesco non ha niente a che vedere con la lotta per la retrocessione mentre l’Empoli deve ancora lavorare tanto per potersi giocare la salvezza. Rispetto alla sfida con l’Atalanta Andreazzoli cambia cinque undicesimi della formazione iniziale, a partire da Ismajli e Fazzini al posto dell’infortunato Walukiewicz e dello squalificato Maleh. Rivoluzionate le fasce con Bereszynski e Bastoni, al suo esordio dal primo minuto, per Ebuehi e Cacace, mentre davanti la vera sorpresa è Gyasi al posto di Cambiaghi. Baldanzi, non al meglio, parte dalla panchina. Vuoi per un pizzico di sfortuna, traversa scheggiata da Cancellieri al 2’, vuoi per imprecisione, clamoroso l’errore dentro l’area piccola di Gyasi, la palla non ne vuol però proprio sapere di entrare.

Dopo essersi salvati per questione di centimetri sul fuorigioco di Cuni, per cui il Var cancella il vantaggio del Frosinone, su un grave errore in fase di impostazione di Ismajli, gli azzurri si spaventano e nella seconda parte della prima frazione lasciano completamente il pallino del gioco ai ciociari. Francamente disarmante, poi, l’atteggiamento con cui Luperto e compagni tornano in campo dopo l’intervallo, abbassandosi troppo e non riuscendo mai a ripartire con Caputo troppo isolato in avanti. Così, non c’è da stupirsi se dopo un palo interno da fuori di Mazzitelli, il Frosinone trovi il vantaggio con un incredibile tacco di Cuni sugli sviluppi di un corner battuto velocemente, che sorprende la difesa azzurra. Il secondo che subisce un Berisha non perfetto nell’occasione dopo quello di Scamacca sette giorni fa. L’Empoli appare alle corde e solo il palo su un altro splendido tiro di Mazzitelli, tiene a galla gli azzurri che intorno a metà frazione tornano finalmente a farsi vedere dalle parti di Turati con uno spunto di Fazzini e il destro però ampiamente fuori misura di Caputo. Andreazzoli prova a dare una scossa gettando nella mischia prima Cambiaghi e poi Baldanzi, oltre a Ranocchia in mezzo al campo, ma è il Frosinone a piazzare il colpo del ko con il giovanissimo Ibrahimovic. Tutto fin troppo semplice per la squadra di Di Francesco nel muovere la palla nell’area di rigore azzurra per liberare al tiro l’omonimo del più famoso Zlatan.

Di orgoglio la reazione finale che porta Caputo, nell’unica volta che ha potuto colpire in area di rigore (cross di Cambiaghi), ad accorciare le distanze all’86’ e arrivare addirittura a centimetri dal pari un minuto più tardi, quando è però poco oltre la linea difensiva ciociara sul tiro sporco ancora di Cambiaghi. Nel finale l’Empoli prova un qualcosa che somiglia ad un assalto, più con i nervi che con la lucidità, e proprio allo scadere Kovalenko ha la palla del clamoroso pari su assist di Ranocchia, Turati sventa. Troppo poco, però, per sperare in un risultato positivo e per lasciare il penultimo posto in classifica.

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