Empoli, Gemmi è sempre più vicino . Il nuovo dirigente sostituirà Accardi

Nelle ultime due stagioni ha consolidato il Cosenza nel campionato cadetto portandolo quest’anno a un passo dai play-off

7 giugno 2024
Empoli, Gemmi è sempre più vicino . Il nuovo dirigente sostituirà Accardi

Empoli, Gemmi è sempre più vicino . Il nuovo dirigente sostituirà Accardi

di Simone Cioni

EMPOLI

Sono giorni frenetici in casa Empoli, dopo aver incassato la volontà di Pietro Accardi a trasferirsi alla Sampdoria. Nelle ultime stagioni l’ormai ex direttore sportivo azzurro, sebbene ancora manchi l’ufficialità, era stato accostato a diversi club e quindi l’ipotesi che prima o poi il rapporto potesse concludersi era stata chiaramente presa in considerazione, ma all’indomani della festa salvezza il presidente Fabrizio Corsi aveva sottolineato come non si sarebbe voluto trovare a fronteggiare una situazione del genere.

In cuor suo, quindi, sperava probabilmente di poter contare ancora su un dirigente competente e cresciuto in casa come Accardi. Così non è stato e in questi ultimi due giorni si sono susseguiti i contatti con i probabili sostituti. Due le strade percorse dal patron azzurro, una più ‘fresca’ che riguarda l’emergente Roberto Gemmi, attualmente diesse del Cosenza in B, l’altra un ‘usato sicuro’ come Marcello Carli, ora al Benevento in Lega Pro, a lungo dirigente azzurro e mentore dello stesso Accardi a cui lasciò il posto sette anni fa. Alla fine, però, sembra ormai prossima la fumata bianca proprio con Gemmi, per il quale l’Empoli ha definitivamente superato la concorrenza del Bari. Classe 1975, nativo di Torre del Greco, Gemmi è già stato da giocatore in Toscana vestendo le maglie di Aglianese, Pistoiese (5 presenze tra i Cadetti), Poggibonsi e Montevarchi tra Serie C e D per poi svolgere, una volta appesi gli scarpini al chiodo, il ruolo di vice direttore a Verona e Varese rispettivamente per tre e due stagioni. Nel 2015 il primo incarico di spessore al Carpi come responsabile scouting, poi quello di diesse ad Arezzo, Pisa, Brescia e Cosenza.

Tutte piazze in cui si è messo in mostra per la capacità di individuare giocatori ed allenatori (è lui che ha lanciato Luca D’Angelo, quest’anno allo Spezia, affidandogli il Pisa) di talento a basso costo, andando quindi incontro alle esigenze di bilancio delle varie società per cui ha lavorato. Laureato in scienze motorie e scienze politiche, parla quattro lingue, ed è stato uno dei principali artefici del ritorno in B del Pisa, che lancia poi fino alla finale play-off per la A persa contro il Monza nel 2022. Nelle ultime due stagioni, poi, ha consolidato il Cosenza nel campionato cadetto portandolo quest’anno addirittura a un passo dai play-off. Nei giorni scorsi sembra che il suo rapporto con i lupi rossoblù potesse continuare, ma evidentemente il richiamo della Serie A e la possibilità di una nuova stimolante sfida hanno prevalso. Già nei prossimi giorni potrebbe arrivare l’ufficialità.

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