Empoli, Giampieretti sa come si batte il Como: "Attenzione e gioco, Fazzini l’uomo decisivo"

L’ex centrocampista fu tra gli eroi della finale play-off nel 1996: "Oggi come allora si è creato un forte rapporto con tutto l’ambiente"

di SIMONE CIONI -
3 novembre 2024
Empoli, Giampieretti sa come si batte il Como: "Attenzione e gioco, Fazzini l’uomo decisivo"

Flavio Giampieretti. , ex centrocampista dell’Empoli, ha trascorso 9 stagioni. in azzurro con oltre 200 presenze e l’onore di aver indossato la fascia di capitano

Nove stagioni con oltre 200 presenze e l’onore di aver indossato la fascia di capitano, Flavio Giampieretti è uno di quei giocatori che ha lasciato il segno nella storia dell’Empoli.

Giampieretti, come giudica questa prima parte di stagione dell’Empoli?

"Molto positiva, ha battuto tutti i record di punti in avvio in Serie A e gioca bene".

Domani arriva il Como, che partita si aspetta e cosa servirà all’Empoli per fare risultato?

"Sarà una gara difficile, come tutte, l’Empoli dovrà cercare di mantenere lo stesso atteggiamento avuto finora, molto attento ma allo stesso tempo propositivo. Avrà purtroppo delle assenze, come quella di Esposito davanti che è sicuramente una mancanza importante, ma anche contro l’Inter ha dimostrato di tenere bene il campo".

Quale giocatore azzurro potrà essere decisivo domani?

"Bisogna vedere un po’ quali saranno le scelte del mister, ma io sto vedendo molto bene Fazzini. Ha avuto una crescita importante, anche dal punto di vista fisico, tecnicamente lo conoscevamo già".

Quando a Empoli si parla di Como, però, la prima gara che viene a mente è sicuramente quella finale play-off di serie C del 1996, forse la partita che ha dato il là all’attuale percorso...

"Beh, sicuramente quegli anni lì sono stati la base, quel gruppo penso abbia caratterizzato un po’ le scelte future della società che ha sempre guardato prima all’uomo che al calciatore. Quello che c’è di bello quest’anno è che la società è tornata a questa filosofia, ad avere un rapporto più forte con tutto l’ambiente, aspetto che si era forse un po’ perso sotto la gestione tecnica di Accardi".

Tornando a quell’Empoli-Como 1-0 a Modena quali sono i primi ricordi che le tornano in mente?

"La foto della fila di autobus sulla FiPiLi che partivano da Empoli per venire a seguirci a Modena, furono veramente tanti i tifosi azzurri che vennero a sostenerci ed è stato bellissimo poter festeggiare sotto la curva il gol di Esposito. Poi ho ancora tanti amici di quegli anni con cui ci sentiamo spesso, a dimostrazione dell’unione e dello spirito di quel gruppo che furono fondamentali per la promozione".

Tornando all’Empoli di oggi, dove si vede la mano del tecnico?

"D’Aversa è stato molto bravo a dare subito un impianto di gioco propositivo, la squadra non butta mai via la palla e parte dal basso con personalità".

C’è invece un giocatore che le somiglia nella rosa attuale?

"Guarda, mi sta piacendo molto Anjorin, tecnicamente è anche più bravo di me, ma per dinamismo e riconquista della palla, mi ci rivedo".

C’è qualcuno invece che l’ha stupita particolarmente?

"Quello che mi sta saltando agli occhi più di tutti è Fazzini, ma l’Empoli ha comunque una rosa equilibrata in cui, come tradizione, sta dando l’opportunità di crescere a tanti giovani".

La salvezza è alla portata?

"Mi auguro di sì, ma di sicuro ci sarà da soffrire. Come dico sempre, l’Empoli si deve salvare all’ultima giornata".

Come lo scorso maggio...

"Quando lo danno per spacciato l’Empoli dà sempre il meglio di sé, quella della scorsa stagione è stata senza dubbio una salvezza insperata, ma per questo ancora più bella da vivere".

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