Empoli, la meglio gioventù. Da Fazzini fino a Esposito. I meccanismi funzionano

Buoni segnali dalla sfida contro il Catanzaro, soprattutto sulla trequarti. Sicurezza nelle uscite e fluidità palla al piede: così Vasquez può migliorare. .

12 agosto 2024
Da Fazzini fino a Esposito. I meccanismi funzionano

Sebastiano Esposito e Jacopo Fazzini, due tra i migliori della sfida contro il Catanzaro in Coppa Italia (Gasperini/FotoGermogli)

Spal, Cittadella e Catanzaro. La terza è quella buona. Dopo due anni l’Empoli centra i sedicesimi di Coppa Italia superando con decisione e forza la rosa calabrese. A salire in cattedra e vivere una notte da protagonisti sono stati i millenials azzurri: Fazzini, Esposito e Colombo. Quei tre spiriti liberi che in avanti sembrano aver già creato un ottimo feeling sono state le frecce con cui l’Empoli è riuscito a colpire il Catanzaro. Frecce, che senza l’arco, non sarebbero però scoccate. Ed è infatti con questa metafora che dobbiamo sottolineare il lavoro corale dell’Empoli. Una prova da vera squadra, un’organizzazione stakanovista capace di superare anche le difficoltà dei primi infortuni e di una rosa con appeso ancora il cartello da "cantiere aperto". Evocativo il frame con cui Fazzini al 93’ ha la forza di saltare due avversari, condurre il pallone e concludere a rete. L’immagine perfetta con cui sintetizzare la voglia che ha messo in campo l’Empoli per raggiungere un obiettivo che mancava da due anni.

I principi di gioco si stanno stratificando. Minuto dopo minuto si riesce a intravedere sempre con maggior chiarezza quale sia lo spirito che D’Aversa sta trasferendo alla sua squadra. Un Empoli maturo, paziente. Coraggioso nella circolazione del pallone e veloce nella ricerca della profondità. Se bisogna sbagliare un passaggio, lo si sbaglia in verticale non in orizzontale. E’ sembrato essere questo il must della gara di Coppa Italia. La difesa inedita composta da Marianucci, Viti e Cacace ha dato risposte positive. Il giovane classe 2004 ha giocato una partita d’attenzione e sicurezza. Viti da centrale si è sempre fatto trovare pronto mettendo in campo un’aggressività assidua. Bene anche Cacace, anzi, molto bene: due assist, preciso nelle chiusure e propositivo in fase di costruzione. Il terzetto offensivo davanti ha funzionato con grande alchimia. Questo nuovo ruolo più avanzato per Fazzini sembra averlo messo più a suo agio. Ha tecnica e dinamicità per fare bene e per determinare in zona gol, adesso gli occorre la continuità necessaria per fare il salto di qualità.

Vasquez tra i pali sembra riempire completamente la porta con la sua fisicità, negli interventi è pulito e puntuale. Serve ancora un po’ di tempo invece per migliorare la fluidità con il pallone tra i piedi e la pulizia nelle uscite, vedi il gol dell’1-1 di Bonini. Singoli a parte, il 4-1 di sabato è una grande iniezione di fiducia verso la prima gara di campionato. Siamo soltanto al calcio di agosto, però – concludendo con un cliché – se il buon giorno si vede dal mattino, l’inizio è quello giusto.

Niccolò Pistolesi

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