Empoli: solido dietro, impreciso davanti. Gli azzurri si godono il momento d’oro

Dopo otto partite giocate, tra Coppa e campionato, la squadra di Corsi non ha subito sconfitte, ottenendo quattro vittorie e altrettanti pareggi

di Redazione Sport
1 ottobre 2024
Gli azzurri al termine del match contro la Fiorentina Germogli

Gli azzurri al termine del match contro la Fiorentina Germogli

di Simone Cioni

EMPOLI

"La stagione è ancora lunga", "i conti si fanno a maggio". Potranno sembrare frasi fatte e pure nel mondo del calcio nascondono delle assolute verità, basti guardare senza andare troppo lontano quanto successo la scorsa stagione al Frosinone dato per salvo già a dicembre e retrocesso per un punto all’ultima giornata, ma intanto il presente racconta di un Empoli che chiamare sorpresa diventa ormai riduttivo. Dopo 8 partite giocate tra coppa e campionato e ancora nessuna sconfitta (4 vittorie e altrettanti pari), con 11 reti fatte e appena 4 subite, grazie a prestazioni di spessore quella azzurra è ormai una bella realtà. Un percorso che gli azzurri avevano già intrapreso in ritiro perché in tutte le amichevoli più impegnative (Ingolstadt, Spezia e Sampdoria) avevano sempre concesso poco agli avversari: anche nel test perso contro i blucerchiati le due reti ospiti erano arrivate sulle uniche due disattenzioni di una gara in cui invece capitan Grassi e compagni avevano creato tanto raccogliendo zero. Ecco, proprio la produzione offensiva semmai è tornata un po’ a latitare nelle ultime uscite, a dispetto del fatto che propensione al gioco e coraggio non sono invece mai mancati alla squadra di D’Aversa, che non rinuncia quasi mai ad accompagnare l’azione con tanti uomini.

Se dopo le sfide contro Roma e Bologna lo stesso tecnico pescarese aveva sottolineato la necessità di migliorare la fase di finalizzazione perché si era raccolto poco per quanto prodotto (all’Olimpico ricordiamo un paio di clamorose occasioni fallite da Gyasi e Colombo, a Bologna quella colossale di Solbakken), a Cagliari e Torino (in Coppa Italia) gli azzurri sono effettivamente stati più cinici concretizzando di fatto le uniche occasioni create. Contro la Fiorentina si è invece tornati a vedere un po’ di imprecisione e scarsa lucidità una volta riconquistata la palla. Almeno un paio di chance sono arrivate in avvio di ripresa con Esposito e Colombo, ma è mancato l’ultimo guizzo. Aspetto questo su cui sicuramente D’Aversa e il suo staff cercheranno di lavorare, mentre dove finora gli azzurri hanno veramente mostrato grande solidità è la fase difensiva. Merito sia dei difensori, che finora hanno commesso davvero pochissime sbavature annullando già attaccanti del calibro di Dovbik, Dybala, Vlahovic, Kean e Gudmundsson, ma anche di un’organizzazione di squadra che sta sfiorando la perfezione: dalla pressione sui portatori di palla avversari, alla copertura degli spazi in fase di non possesso fino alla vittoria di numerosi duelli in tutte le zone del campo. Arriverà pure la partita storta, ma la sensazione è che fare gol a questo Empoli sarà davvero impresa ardua per chiunque. All’orizzonte c’è la sfida con la Lazio, terzo miglior attacco in A con 12 reti (2 di media a partita), un’altra stimolante opportunità di confermare tutto il proprio valore.

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