Il riscatto di Pellegri. Potenza, intuito e qualità : "Il gol? Nasce dal mister»
La punta ha segnato la prima rete azzurra in casa: "La dedico alla mia compagna. D’Aversa mi aveva detto di stare pronto sulle seconde palle, ho fatto proprio così".
Serata particolare quella di lunedì scorso per Pietro Pellegri, che contro il Como ha trovato il suo primo gol in azzurro, alla prima da titolare in campionato. Una rete pesante che è valsa il successo contro i lariani ed interrompe un digiuno personale di quasi sei mesi. L’ultima marcatura dell’attaccante azzurro risale infatti allo scorso 12 maggio a Verona, quando firmò il 2-1 con cui il Torino sbancò il Bentegodi. Un gol, quest’ultimo, che ha meritato quindi una dedica speciale. "Lo dedico alla mia compagna, che mi è sempre stata vicino anche nei momenti meno felici – ha specificato Pellegri nel post partita – stiamo aspettando una bambina, è quasi all’ottavo mese".
Ci sono volute sei partite, ma alla fine la squadra di D’Aversa è riuscita a sfatare anche il tabù Castellani-Computer Gross Arena, trovando in un colpo solo il primo gol e la prima vittoria in casa. "È stata una grande soddisfazione perché poi questo gol è servito anche a portare i tre punti a casa, quindi è stato emozionante. Son contento di aver fatto il primo gol in casa dell’Empoli di quest’anno davanti ai nostri tifosi".
Un Pellegri che finora in campionato aveva giocato soltanto 186 minuti, dovendo fare i conti con qualche problemino fisico. Se riesce a trovare continuità di condizione, però, l’ex Torino (unica altra squadra contro la quale è partito titolare) può essere più di una riserva di lusso perché ha caratteristiche e qualità che possono essere molto utili, mostrate per esempio in occasione del gol-partita di lunedì sera. "Il mister mi aveva detto di stare pronto sulle seconde palle e infatti proprio su una seconda palla sono riuscito a penetrare in area. Ho tirato con tutta la cattiveria che avevo dentro ed è entrata, è andata bene. Fisicamente ora sto bene - ha ammesso - ma in passato ho avuto certi acciacchi, per questo ho bisogno di un po’ di gestione, ma ora sto bene, sto lavorando bene, lo staff mi sta gestendo bene, ho tanta voglia di dare il mio contributo". Ha poi analizzato la partita contro il Como: "Nel primo tempo loro erano messi bene dietro, c’erano pochi spazi e non siamo riusciti a fare il nostro gioco, mentre nel secondo il Como è calato un po’ di intensità e noi siamo venuti fuori alla grande – ha raccontato Pellegri –. La nostra forza, oltre allo staff che prepara molto bene le partite in settimana, è quella di essere un grande gruppo che riesce sempre ad essere unito".
Con il Como hanno giocato insieme per la prima volta Pellegri e Colombo: finora il primo era sempre entrato in campo dopo che il compagno era uscito o, in tre circostanze, era stato proprio lui a sostituirlo. Tredici minuti in cui hanno dimostrato di poter coesistere. "Queste sono decisioni che spetteranno al mister – ha concluso Pellegri – comunque io con Colombo mi trovo bene perché è un giocatore di grande qualità ed intelligenza calcistica, in campo riusciamo a muoverci e a giocare bene anche insieme".
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